Le nozze in campagna, Venezia, Fenzo, 1768

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XIV
 
 LALLO armato e detti
 
 Lallo
340Eh che non v’è più tempo e tu sei morto.
 il Conte
 Ci troverem...
 Cecca
                             Armato
 mi fai così spavento.
 Lallo
 Ora sono contento.
 Menghina
                                     Ora tra poco
 il conte, alla tua Cecca maritato,
345ti renderà del tutto sodisfatto.
 Lallo
 Della Cecca, che dici?
 Cecca
                                          Ah sì, purtroppo
 Lallo mio t’ho perduto.
 Menghina
 Senti che bel saluto!
 Lallo
 E con questa franchezza
350che mi perdi confessi! Ah traditora,
 ingrata, senza fede,
 cagna, ladra, spergiura...
 Così Lallo, crudel, da te si cura?
 Cecca
 Ammazzami.
 Lallo
                            Perché?
 Cecca
                                             Perché ammazzata
355sarà tutta la cosa terminata.
 Menghina
 Che bel pensier! (Ironica)
 Lallo
                                  E morta,
 come potrò sposarti?
 Cecca
 Così di tormentarti,
 Cecca di tormentar avrai finito
360e ciascun che m’affanna e m’adolora
 finito avrà di tormentarmi ancora.
 Menghina
 Che dolcezza di cor!
 Lallo
                                       Ma non potresti...
 Cecca
 Lo so quel che vorresti;
 ma il zio mi fa paura; e poi ragione
365non ascolta, non sente,
 comanda francamente,
 vuol condurmi dal conte ad ogni patto
 né vale a dir di no; tu con la testa
 pensa, trova un ripiego,
370di togliermi procura
 ma non dirmi mai più che son spergiura.
 
    Son fanciulla di buon core
 ma un pochino timorosa,
 son fedele ed amorosa,
375ve lo posso assicurar.
 
    Tu vorresti... Già t’intendo...
 Ma abbastanza nol comprendo...
 Semplicetta, innocentina,
 dir di sì non mi conviene,
380dir di no so non va bene;
 ah capisci, trova un modo
 che mi possa ben spiegar. (Parte)