Le nozze in campagna, Venezia, Fenzo, 1768

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA X
 
 Il CONTE e detti
 
 il Conte
245Chi è quello che a Carlon perde il rispetto!
 Lallo
 Sono io, mi vedete?
 il Conte
                                       Parli male.
 Lallo
 Anzi parmi parlar al naturale.
 Cecca
 Cosa c’entrate voi?
 il Conte
 Nel vostro zio difendo l’onor mio.
 Lallo
250Tenetelo serrato,
 che così da nessun verrà rubato.
 il Conte
 Asinaccio.
 Lallo
                      Parlate
 con un po’ di rispetto o due sassate...
 Cecca
 Ma voi cosa c’entrate?
 il Conte
                                           C’entro... Eh dico,
255il pazzo non mi fa...
 Lallo
                                      Se bestia sono,
 far da bestia saprò...
 Cecca
                                        Ferma, sta’ buono,
 andate via di qua.
 Conte
                                    Che! Non sapete
 che sposa mia voi siete?
 Cecca
 Sposa vostra?
 Lallo
                            Che dite?
 il Conte
260Che Cecca è la mia sposa.
 Lallo
 Oh questa è più graziosa.
 Cecca!... Vostra!...
 il Conte
                                   Carlone
 la parola m’ha data
 e Cosima da lui sarà sposata.
 Lallo
265Che Cosima, che Cecca e che Carlone!
 Che mi andate dicendo!
 il Conte
 Ma a te conto non rendo.
 Cecca
 Non gli abbadar; andate
 a dir tali bugie di qua lontano.
 il Conte
270Ti dico il ver per questa bella mano.
 Lallo
 Un sasso in carità.