La cameriera spiritosa, Venezia, Fenzo, 1767 (L’astuzia felice)

 SCENA III
 
 Il CAVALIERE e PASQUINO
 
 Pasquino
 Dunque più non vi vuole
 la signora Marianna?
 il Cavaliere
1180Eh collere d’amore
 che placar io saprò.
 Pasquino
 Mi consolo con lei ma se il permette,
 caro padrone mio,
 vorrei un poco maritarmi anch’io.
 il Cavaliere
1185Un poco?
 Pasquino
                     Un pocchetin.
 il Cavaliere
                                                 Chi vuoi sposare?
 Pasquino
 Lucrezia damigella
 che è una ragazza spiritosa e bella.
 il Cavaliere
 Credi tu ch’ella t’ami?
 Pasquino
 Almen mi ha lusingato.
 il Cavaliere
1190Non badare a colei, tu sei gabato.
 Pasquino
 Perché?
 il Cavaliere
                  Perché son certo
 ch’ella è accesa d’amore
 per un disegnatore ed io medesimo,
 protetore di lui, preso ho l’impegno
1195di vederla sposata.
 Pasquino
 Ah indegna, disgraziata.
 Mi schernisce così? Vuo’ che mi senta,
 di una burla simil vuo’ che si penta.
 il Cavaliere
 Pensaci tu, ch’io penso
1200a placar la mia sposa; e se la vedi
 dille anche tu per me quello che credi. (Parte)