La cameriera spiritosa, Venezia, Fenzo, 1767 (L’astuzia felice)

 SCENA XVIII
 
 LUCREZIA, poi il CAVALIER, poi FILIBERTO, poi PASQUINO, poi BERTOLINA
 
 Lucrezia
 Chi sa? Di quest’incontro
 profittare potrei. Mi suggerisce
 la mente un bel disegno.
995Voglio tutto tentar. Son nell’impegno.
 il Cavaliere
 Vorrei pur per la sposa
 qualche cosa comprar che le piacesse.
 Se trovar si potesse
 un ventaglio di gusto, una cosetta... (Lucrezia si accosta al cavaliere e gli fa un inchino)
1000Graziosa mascheretta,
 non vi conosco affé. (Lucrezia fa cenno che conosce lui, poi sospira)
 Voi conoscete me? Voi sospirate?
 Oh ciel! Voi m’incantate... (Siamo soli.
 Or della sposa mia non ho paura
1005e voglio approffittar dell’avventura). (Guardando intorno)
 Lucrezia
 (Se si lascia allettare e se fa il matto,
 il disegno va ben e il colpo è fatto). (Da sé)
 il Cavaliere
 
    Mascheretta vezzosetta
 in quegl’occhi io vedo amore
1010e già sento che nel core
 m’infondete un dolce ardor.
 
 Lucrezia
 
    Vi conosco e so che siete
 cavalier di cor gentile
 e del sesso feminile
1015generoso adorator.
 
 il Cavaliere
 
    Sì, mia cara, io son per voi.
 
 Lucrezia
 
 Sulla strada non vorrei...
 
 il Cavaliere
 
 Deh seguite i passi miei,
 di servirvi avrò l’onor.
 
 Lucrezia
 
1020   Ma la sposa?
 
 il Cavaliere
 
                              Lo sapete?
 
 Lucrezia
 
 Sì, so tutto.
 
 il Cavaliere
 
                        Se volete...
 Non abbiate alcun timor.
 
 Lucrezia
 
 Ah voi siete un traditor. (Si leva la maschera)
 
 il Cavaliere
 
    Cosa vedo? (Resta mortificato)
 
 Lucrezia
 
                            Vi ho scoperto.
 
 il Cavaliere
 
1025Per pietà...
 
 Lucrezia
 
                       No no, per certo. (Rimproverandolo)
 
 il Cavaliere
 
 Perché sola?... Perché esposta?...
 
 Lucrezia
 
 Sì signor, l’ho fato apposta
 per scoprir il vostro cuor.
 
 il Cavaliere
 
    È uno scherzo...
 
 Lucrezia
 
                                   Mi ho chiarita.
 
 il Cavaliere
 
1030Non crediate...
 
 Lucrezia
 
                              Ella è finita,
 ve lo dico apertamente,
 lo dirò costantemente,
 il contratto sia disfatto,
 ch’io non voglio un mentitor.
 
 il Cavaliere
 
1035Ecco il vostro genitor.
 
 Lucrezia
 
 Oh diavolo! Che imbroglio!
 
 Filiberto
 
    Bravo, signore!
 Belle cosette,
 le mascherette
1040cercando va. (Al cavaliere rimproverandolo)
 
 il Cavaliere
 
    Cosa credete?
 Cosa pensate?
 
 Lucrezia
 
 (Non mi svelate.
 Per carità). (Piano al cavaliere)
 
 Filiberto
 
1045   Ma cosa vedo? (Osserva bene Lucrezia)
 Parmi conoscere
 quel dominò. (S’accosta a Lucrezia)
 
 Lucrezia
 
    (Ah son scoperta).
 
 Filiberto
 
 La cosa è certa.
1050Sareste voi
 figlia imprudente! (A Lucrezia)
 
 Lucrezia
 
 Chiedo perdono. (Inchinandosi a Filiberto come fosse la figlia)
 
 il Cavaliere
 
 Alfin pur sono
 colla mia sposa;
1055questa è una cosa
 che si può far. (A Filiberto)
 
 Filiberto
 
    Non è sposata,
 non deve andar. (Al cavaliere)
 
 Pasquino
 
    La limonata
1060è preparata
 e voi potete,
 se la volete,
 venirla a bevere
 quando vi par. (A Lucrezia forte)
 
 Filiberto
 
1065   Cosa c’entrate
 voi con mia figlia? (A Pasquino)
 
 Pasquino
 
 Figlia! (A Filiberto)
 
 Lucrezia
 
                 Sì certo;
 son conosciuta. (A Pasquino)
 
 Pasquino
 
 (Caperi, è astuta!
1070L’hanno creduta,
 vo’ secondar). (Da sé)
 
 Bertolina
 
    Senta, signor padrone,
 ascolti una parola;
 colla di lei figliuola
1075Leandro se ne sta. (Parla che tutti sentano)
 
 Filiberto
 
    Per te va dalla figlia
 e poi ti sposerà. (A Bertolina)
 
 Bertolina
 
    Leandro è con Marianna
 né so quel che sarà. (A Filiberto)
 
 Filiberto
 
1080   Va’ via, che tu sei pazza.
 Marianna eccola qua. (A Bertolina accennando Lucrezia)
 
 Bertolina
 
    La padroncina! (Guardando Lucrezia con meraviglia)
 
 Lucrezia
 
 Sì, Bertolina. (Affettando la voce)
 
 Bertolina
 
 Parmi Lucrezia.
 
 Lucrezia
 
1085Voi v’ingannate. (A Bertolina)
 Mi ho sulla strada
 da smascherar? (A tutti)
 
 il Cavaliere
 
    Io l’ho veduta.
 
 Filiberto
 
 Io la conosco.
 
 Pasquino
 
1090Ed io medesimo
 l’ho accompagnata. (A tutti)
 (La mascherata
 voglio salvar). (Da sé ridendo)
 
 Bertolina
 
    (Tutti lo dicono,
1095così sarà). (Da sé)
 
 Lucrezia
 
 (Questa pettegola
 tremar mi fa). (Da sé)
 
 Filiberto
 
    Ma perché in maschera
 in questo loco!
1100Ditemi un poco,
 lo vo’ saper. (A Lucrezia)
 
 il Cavaliere
 
    È collo sposo,
 col servitore,
 caro signore
1105si può tacer.
 
 Lucrezia
 
    Chiedo perdono,
 se ardita sono
 ma il cavaliere
 ch’è un mentitore,
1110che colle femmine
 fa il bello ognor...
 
 il Cavaliere
 
    (Confuso io resto).
 
 Filiberto
 
 Che imbroglio è questo?
 
 Lucrezia
 
 Più non lo voglio.
 
 Filiberto
 
1115Che nuovo imbroglio!
 
 Lucrezia
 
    Il contratto sia disfatto,
 più non voglio il cavalier.
 
 Filiberto, il Cavaliere a due
 
    Piano, piano; troppo foco.
 Si può un giuoco perdonar.
 
 Lucrezia
 
1120   Ho veduto ed ho sentito,
 tal marito più non vo’.
 
 Bertolina
 
 Pace, pace.
 
 Lucrezia
 
                       Guerra, guerra.
 
 tutti
 
 Fra i malanni della terra
 gelosia non è il minor.
 
 Lucrezia
 
1125Guerra, guerra a un traditor.
 
 tutti
 
    Si tradisce e si perdona
 per andar sempre alla buona;
 così il mondo ognor fu bello
 e più bel sempre sarà.
 
 Fine dell’atto secondo