La cameriera spiritosa, Venezia, Fenzo, 1767 (L’astuzia felice)

 SCENA XIV
 
 LUCREZIA, PASQUINO e BERTOLINA
 
 Lucrezia
 Siete convinto ancor? (A Pasquino)
 Pasquino
                                           (Non so che dire).
 Certo convinto io sono.
 Vi domando perdon.
 Lucrezia
                                         Sì vi perdono.
 Sentite. (A Bertolina) Con licenza. (Tira Pasquino in disparte)
 Bertolina
905Comodatevi pur. Tutto per lei.
 Lucrezia
 (Fatti gli affari miei,
 vo’ divertirmi un poco,
 voglio andar in un loco e voi verrete
 in maschera con me). (A Pasquino)
 Pasquino
                                           (Sì, di buon cuore). (A Lucrezia)
 Lucrezia
910(Voglio con libertà parlar d’amore). (Da sé)
 Son qui, non sospettate; (A Bertolina)
 non v’è niente di male. Un certo affare
 per la padrona nostra...
 Non crediate che sia malizia espressa,
915sono, il sapete, l’innocenza istessa. (Parte)