La cameriera spiritosa, Venezia, Fenzo, 1767 (L’astuzia felice)

 SCENA V
 
 LUCREZIA e FILIBERTO
 
 Filiberto
690Siamo soli, signora,
 mi consolo con lei. Leandro adunque,
 perduta la speranza
 di posseder mia figlia,
 arde al vago splendor delle sue ciglia!
 Lucrezia
695Leandro di me amante?
 Filiberto
 Per chi adunque vien qui? Per chi si finge
 disegnator? E quale è il suo disegno?
 Presto, dimmi... Favella, ardo di sdegno.
 Lucrezia
 (Oh che imbroglio!...) Signore
700son giovane d’onore...
 (L’ho trovata davvero). E se volete
 saper qual sia la bella
 che Leandro ferì
 datele un’occhiatina... Eccola qui. (Vedendo venire Bertolina)