La cameriera spiritosa, Venezia, Fenzo, 1767 (L’astuzia felice)

 SCENA XIV
 
 FILIBERTO, LUCREZIA e BERTOLINA
 
 Filiberto
 Finalmente Marianna
 ritornata in sé stessa
 ha fatto il suo dover. Ne son contento
 e lo sposo ancor più. Di’, Bertolina,
390hai tu detto a mia figlia
 ch’ero contro di lei furente, irato?
 Bertolina
 Sì signor, sì signor. (Non le ho parlato).
 Filiberto
 Così bisogna far con queste giovani
 prosontuose, ostinate.
 Lucrezia
                                           Siete certo
395ch’ella lo sposerà?
 Filiberto
                                    Ne son sicuro.
 Non v’è alcun dubbio. Il cavalier istesso
 la vide, le parlò; da lei fu accolto
 bene, come io volea, perfetamente.
 Si vede apertamente
400che le minaccie mie fato han del frutto.
 Lucrezia
 (Povero vecchio! Se sapesse tutto!)
 Filiberto
 Or tocca a voi a pensare
 la casa accomodare
 per le nozze vicine. Io delle spese
405vo’ rilegger la nota.
 Lucrezia
                                      Aimè! Che vedo!
 Il cavalier. Su via
 aiutatemi presto.
 Bertolina
                                   Ih ih, che fretta!
 Lucrezia
 Disgrazia maledetta,
 ho stracciato il grembiale.
410Portatelo di là per cortesia.
 Bertolina
 Dove è rotto?
 Lucrezia
                            Osservate. (Ne straccia in pezzi in qualche parte)
 Bertolina
 Ma se or lo stracciate...
 Lucrezia
 Via, fatemi il piacer buona ragazza.
 Bertolina
 Qualche volta da ver mi sembra pazza.