La cameriera spiritosa, Venezia, Fenzo, 1767 (L’astuzia felice)

 SCENA PRIMA
 
 MARIANNA, LUCREZIA e BERTOLINA
 
 tutte tre
 
    Un po’ d’arte fa del bene
 qualche volta alla beltà
 ma tradirla non conviene
 con soverchia infedeltà.
 
 Lucrezia
 
5   Dispogliate qualche bella,
 non più quella parerà.
 
 Bertolina
 
    Adornate qualche brutta,
 questa ancor non spiacerà.
 
 Marianna
 
    Quel che piace e che sta bene
10poche il sanno in verità.
 
 tutte tre
 
    S’ha la sorte all’uom concesso
 sopra noi la podestà,
 in soccorso al nostro sesso
 necessaria è la beltà.
 
 Bertolina
15Via, Lucrezia... (Chiamandola)
 Lucrezia
                               Che dite?
 Bertolina
 Accomodate bene
 la nostra padroncina. Oggi, il sapete,
 dee venire lo sposo.
 Marianna
                                       Ah volentieri
 sorella mia, vel giuro,
20questo prossimo onor vi cederei.
 Lucrezia
 Bene, ed io di buon cuor l’accetterei.
 Bertolina
 L’accettareste!
 Lucrezia
                              Sì...
 Bertolina
                                        Ma non ancora
 il signor cavaliere
 è arrivato a Milan; non può sapersi
25se sia brutto o sia bel, goffo o compito.
 Lucrezia
 Io non cerco beltà, bramo un marito.
 Bertolina
 Non dubitar, sorella,
 che verrà il nostro giorno anche per noi.
 Marianna
 Verrà, verrà purtroppo. (Alzandosi)
 Lucrezia
30Purtroppo? (Con amirazione)
 Marianna
                         Sì, purtroppo,
 verrà quel dì fatale
 forse ancora per voi che il destin vostro
 rissoluto, severo,
 con assoluto impero
35del vostro core disporrà. Se mai...
 Basta... Non mi badate... Io scherzo e rido;
 (ma d’una delle due poco mi fido).
 
    Non cerco maritarmi
 per genio o per amor;
40ma voglio liberarmi
 da un critico rigor.
 
    Se vado alla finestra
 mi grida il genitor;
 oh questa è una minestra
45che mi fa male al cor.
 
    Son nubile, son nobile,
 mi voglio maritar
 e il primo che mi capita
 nol lascierò scappar. (Parte)