La cameriera spiritosa, Milano, Bianchi, 1766

Vignetta Frontespizio
 SCENA XIII
 
 LUCREZIA, poi PASQUINO
 
 Lucrezia
315Quanto è il padron ridicolo,
 tanto il servo è gentile e Bertolina
 spera con esso invano
 di far le grazie e prendermi la mano.
 Pasquino
 Si può venir? (Sulla porta)
 Lucrezia
                             Venite.
 Pasquino
320Scusi. (Con riverenza)
 Lucrezia
                Chi domandate?
 Pasquino
 Mi par, se non m’inganno,
 che lei la sposa sia del mio padrone.
 Lucrezia
 Oibò non lo vedete,
 all’aria ed al grembiale,
325che la serva son io?
 Pasquino
                                      Circa al grembiale,
 non ho niente che dir ma circa poi
 all’aria maestosa e graziosissima,
 ella sembra padrona e padronissima.
 Lucrezia
 Accetto il complimento
330dalla sua gentilezza. (Assai disinvolta)
 Pasquino
 Oh che grazia, oh che vezzo, oh che bellezza!
 Lucrezia
 E ben, che comandate?
 Pasquino
                                             Il mio padrone
 manda alla sua padrona... Ma! Cospetto.
 Il mio padron m’ha detto
335ch’ella è la sposa sua.
 Lucrezia
                                         No, v’ingannate.
 Pasquino
 Bene, m’ingannerò.
 Lucrezia
                                       Su via parlate.
 Pasquino
 Mi manda il mio padron con queste gioie,
 perché io abbia l’onor di presentarle...
 Lucrezia
 Alla sposa?
 Pasquino
                        Alla sposa.
 Lucrezia
340La padrona non c’è.
 Potete intanto consegnarle a me.
 Pasquino
 Eccole. (Le dà un scrignetto)
 Lucrezia
                 Oh sono belle,
 magnifiche, sontuose!
 Alla signora le presenterò.
345(Queste non son per me; le guarderò).
 Pasquino
 Fortunata padrona
 che ha serva sì gentil!
 Lucrezia
                                          Troppa bontà.
 Pasquino
 Il suo nome?
 Lucrezia
                           Lucrezia.
 Pasquino
 Romana?
 Lucrezia
                     Ah... Ah... Scherzate. (Ridendo)
350Voi come vi chiamate?
 Pasquino
 Io mi chiamo Pasquino.
 Lucrezia
 Di Marforio fratel?
 Pasquino
                                      Brava davvero! (Ridendo)
 Lucrezia
 (Vo’ la sorte tentar).
 Pasquino
                                        (Qualcosa io spero).
 Lucrezia
 Scusatemi, signor, siete ammogliato?
 Pasquino
355Non ho ancora trovato
 la donna sfortunata
 che si attacchi al suo peggio e che mi sposi.
 Lucrezia
 Fortunata sarà chi ha tal ventura.
 Pasquino
 Si potrebbe ingannar.
 Lucrezia
                                           Ne son sicura.
 Pasquino
360Parto del suo bel cuor.
 Lucrezia
                                           Giustizia al merito.
 Pasquino
 Mi fa onore...
 Lucrezia
                            È dover...
 Pasquino
                                                Grazia...
 Lucrezia
                                                                  Tributo...
 Pasquino
 Mi confonde...
 Lucrezia
                             Perdoni...
 Pasquino
                                                 Io resto muto.
 Lucrezia
 Signor, se mi permette,
 vado per un affar. Ci rivedremo.
 Pasquino
365Sono agli ordini suoi.
 Lucrezia
                                          Se in questa casa
 ha bisogno di nulla
 non ha che a comandar.
 Pasquino
                                              Troppo gentile.
 Lucrezia
 (Non ho veduto mai grazia simile).
 
    Siamo certe bestioline
370che son belle, che son buone
 carezzette, paroline,
 rispettarne da padrone
 e poi dica chi sa dire
 che di meglio non si dà.
 
375   Ma chi tratta d’animale,
 che ne sgrida e ne tempesta,
 se dirà che il nostro male
 sta in due dita della testa,
 donne care, donne belle
380non ci sia per lui pietà. (Parte)