La cameriera spiritosa, Milano, Bianchi, 1766

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 Il CAVAGLIER e le suddette
 
 il Cavaliere
 
    Mio bel sole, idolo amato,
 ecco il giorno sospirato
 in cui posso vagheggiare
195la beltà che il ciel mi dona.
 Del mio cor sola padrona,
 vaga stella, sol lucente
 che mi rende il seno ardente.
 Io v’adoro e a voi m’inchino
200e ringrazio il mio destino.
 Oh che grazia, oh che beltà.
 
 Lucrezia
 Tanta bontà congionta
 a tanta gentilezza
 mi confonde, signor, sieda, s’accomodi.
 il Cavaliere
205Deh mi permetta almeno
 che sulla man le imprima
 i teneri, i divoti
 di rispetto, d’amor segni primieri.
 Lucrezia
 Vuol bacciarmi le man? Ben volontieri.
 il Cavaliere
210Oh man che mi consola,
 mano che mia sarà!
 Lucrezia
                                       Sieda, la prego.
 il Cavaliere
 Siedo per ubbedir. Chi è quella giovane?
 Lucrezia
 È la mia cameriera.
 il Cavaliere
 Mi permetta... (A Lucrezia alzandosi)
 Lucrezia
                               Che fa?
 il Cavaliere
                                                Per un momento (Si accosta a Marianna)
215cameriera gentil della mia sposa
 tenete un picciol pegno... (Le dà una tabacchiera)
 Marianna
 Mi perdoni signor. (Fremo di sdegno). (Ricusa la tabacchiera)
 il Cavaliere
 Perché tal rustichezza? (A Lucrezia parlando di Marianna)
 Lucrezia
                                             Compatisca.
 È modestia signor. Su via prendetela. (Leva la tabacchiera di man al cavaliere)
220Lo comando, lo voglio e non mi fate
 mai più di queste azioni. (Finge di dare la tabachiera a Marianna e se la mette in tasca non veduta dal cavaliere)
 (La tabacchiera è mia). Sieda e ragioni. (Al cavaliere con gravità, siedono)
 il Cavaliere
 Non vorrei che la collera
 vi facesse del mal. (A Lucrezia)
 Lucrezia
                                     No no, non dubiti;
225per queste cose non mi scaldo il sangue.
 il Cavaliere
 Se mai per mia cagion...
 Lucrezia
                                               Dica, signore,
 ha ella fatto buon viaggio?
 il Cavaliere
                                                  Ottimo; amore
 scorta fedele, amica...
 Lucrezia
 L’avrà fatto venir senza fatica.
 il Cavaliere
230È ver.
 Lucrezia
               Da dove viene?
 il Cavaliere
 Da Torino.
 Lucrezia
                       Torino
 è una bella città, mi piace assai.
 il Cavaliere
 L’avrete vista?
 Lucrezia
                              Non l’ho vista mai.
 il Cavaliere
 E vi piace? (Con ammirazione)
 Lucrezia
                         Mi piace
235come patria felice
 del signor cavaglier.
 il Cavaliere
                                       Oh dolce, oh cara,
 oh amorosa espression che mi consola.
 Or conosco mio ben che voi mi amate.
 Lucrezia
 Ho piacere signor che il conosciate.
 il Cavaliere
 
240   Quegl’occhietti neri neri,
 que’ labbretti lusinghieri,
 quel pallor misto al vermiglio,
 quasi rosa insiem col giglio,
 quando pur mi guardi e taci
245abbastanza son loquaci
 per esprimermi il tuo amor.
 
    Ma una voce al cor parlante
 sento a dirmi: «La tua amante
 del labbretto vezzosetto,
250di quel occhio furbarello
 no, men bello non ha il cor».