La notte critica, Venezia, Fenzo, 1766

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 MARINETTA sola, poi CARLOTTO, poi FABRIZIO
 
 Marinetta
1275Ei dice il ver; ma questi matrimoni
 si fan comunemente
 non fra i signor ma fra la bassa gente.
 Carlotto
 Posso venir?
 Marinetta
                          Carlotto
 vieni, vieni mio ben, sei ritornato?
 Carlotto
1280Certo, perché il padron l’ha comandato.
 Marinetta
 E senza un suo comando
 non saresti venuto?
 Carlotto
                                       No.
 Marinetta
                                                 Perché?
 Carlotto
 Perché amor più non voglio aver per te.
 Marinetta
 Per qual ragion?
 Carlotto
                                 Perché ho veduto assai,
1285perché non m’ami e non m’amasti mai.
 Marinetta
 Barbaro! E lo puoi dire e ancor ritorni
 al primier sentimento?
 Carlotto
 E torno con ragion, con fondamento.
 Marinetta
 Qual fondamento, qual ragione?
 Carlotto
                                                             Ingrata
1290posso veder di più? Fingi d’amarmi,
 par che per me t’affanni,
 mi prometti da cena, e poi m’inganni?
 Credo la prima volta
 un error innocente e la seconda
1295con tradimento eguale
 porti dei maccheroni al mio rivale.
 Marinetta
 Come! Che dici mai? Tu non avesti
 l’altro piatto da me?
 Carlotto
                                        No, che cambiata,
 per Fabrizio schernir, la stanza avea.
 Marinetta
1300In che dunque mancai, s’io nol sapea?
 Carlotto
 Ma l’avrai conosciuto.
 Marinetta
                                          No, tel giuro.
 Carlotto
 Posso crederlo ancor?
 Marinetta
                                          Vivi sicuro.
 Carlotto
 Sempre sospetterò fin che Cupido
 uniti non ci avrà.
 Marinetta
                                  Parla, disponi.
1305Son tua, se tu mi vuoi.
 Carlotto
                                            Dici davvero?
 Marinetta
 Vedrai se questo cor per te è sincero.
 Carlotto
 
    Quando son da te lontano
 il sospetto mi tormenta,
 basta solo che io ti senta
1310io mi torno a serenar.
 
 Marinetta
 
    Te l’ho detto e tel ridico,
 fosti sempre l’amor mio,
 viver tua solo desio,
 a te spetta il comandar.
 
 Carlotto
 
1315   Vuoi domani?
 
 Marinetta
 
                                Quando vuoi.
 
 Carlotto
 
 Questa sera?
 
 Marinetta
 
                           Se tu puoi.
 
 Carlotto
 
 Io son pronto.
 
 Marinetta
 
                             Ed io lo sono.
 
 a due
 
 Ti domando il core in dono
 per far cambio col mio cor.
 
 Fabrizio
 
1320   Buon pro faccia a lor signori,
 sien propizi i loro amori
 ma così non anderà.
 
 a due
 
 È una gran temerità.
 
 Carlotto
 
    Senza qualche confidenza
1325non verrebbe qui costui.
 
 Marinetta
 
 Che lo dica in tua presenza
 confidenza s’ho con lui.
 
 Carlotto e Marinetta a due
 
 Parla, di’ la verità. (A Fabrizio)
 
 Fabrizio
 
    (Voglio farla un po’ arrabbiare).
1330Noi ci amiamo più d’un poco.
 È comune il nostro foco
 e negarlo non potrà.
 
 Marinetta
 
    Ah bugiardo! (A Fabrizio)
 
 Carlotto
 
                                Ah menzognera!
 
 Fabrizio
 
 Compatite. (A Marinetta)
 
 Carlotto
 
                         Lusinghiera.
 
 Marinetta
 
1335Ahi ch’io moro mio tesoro.
 
 Carlotto
 
 Non son io. (A Marinetta)
 
 Fabrizio
 
                         Son qua io. (A Marinetta)
 
 Marinetta
 
 Maledetto
 ah mi sento dal tormento
 tutto il sangue divampar.
 
 Fabrizio
 
1340Io l’ho fatto per scherzar. (Commosso)
 
 Marinetta
 
    Lo senti? (A Carlotto)
 
 Carlotto
 
                        Non gli credo.
 
 Fabrizio
 
 Lo giuro, lo protesto
 da galantuomo onesto.
 
 Carlotto
 
 Non state a bestemiar.
 
 Fabrizio
 
1345   Sposatevi e vedrete
 che io vi starò a guardar.
 
 Marinetta
 
 Ancor vuoi dubitar? (A Carlotto)
 
 Carlotto
 
 Mi voglio lusingar.
 
 Marinetta
 
    Dammi la mano.
 
 Carlotto
 
1350Ecco la mano. (Guarda Fabrizio)
 
 Marinetta
 
 Sposami o caro.
 
 Carlotto
 
 Ti vuo’ sposar. (Come sopra)
 
    Non ci patisci. (A Fabrizio)
 
 Fabrizio
 
 Godi, gioisci,
1355non ci pensar.
 
 Carlotto
 
    Più non ci penso,
 bando al timore
 e di buon core
 ti vuo’ sposar.
 
 a tre
 
1360   Viva l’amore,
 viva il contento,
 pena non sento,
 vuo’ giubbilar.