La notte critica, Venezia, Fenzo, 1766

Vignetta Frontespizio
 SCENA V
 
 MARINETTA, poi LEANDRO
 
 Marinetta
 Io credo che stanotte
1245non si vada più a letto. S’egli è vero
 che Leandro da voi faccia ritorno,
 se il vecchio c’entra, a rivederci a giorno.
 Almeno il mio Carlotto
 ritornasse con lui. Chi sa? Può darsi
1250allor, soli, tra noi, senza Fabrizio,
 stabiliremo il nostro sposalizio.
 Leandro
 Oh di casa? (Di dentro)
 Marinetta
                          Chi è qui?
 Leandro
                                                Son io. Sapete
 che si voglia da me?
 Marinetta
                                        Credo che il vecchio
 scoperta abbia ogni cosa
1255e che vi voglia dar la figlia in sposa.
 Leandro
 Volesse il ciel! Ma perché mai due messi,
 l’un di Dorina e l’altro di Cecilia,
 son venuti a chiamarmi?
 Marinetta
                                                Non so nulla,
 l’una e l’altra fanciulla
1260vi brama, lo sapete, e a voi s’aspetta
 di scegliere a piacer. Ma vi consiglio,
 se bramate di trarne un qualche frutto,
 non parlate di dote, avrete tutto.
 Leandro
 Per grazia della sorte,
1265già bisogno non ho.
 Marinetta
                                      Potete andare,
 son di là che vi stanno ad aspettare.
 Leandro
 
    Quei sponsali che si fanno
 per impegno od interesse
 quel piacer al cuor non danno
1270che si spera dall’amor.
 
    Bel piacer il poter dire:
 «Vi sposai sol per affetto
 e ebbi solo per oggetto
 d’acquistar il vostro cor». (Parte)