La notte critica, Venezia, Fenzo, 1766

Vignetta Frontespizio
 SCENA XII
 
 FABRIZIO e detti
 
 Fabrizio
 (Diavol! Son nell’imbroglio.
 Come Carlotto è qui? Son preso al visco).
 Carlotto
865(Non mi perdo però).
 Fabrizio
                                          (Non mi smarisco).
 Pandolfo
 E ben signori miei,
 ora che siete messi al paragone
 della colpa comun chi è la cagione?
 Carlotto
 Fabrizio.
 Fabrizio
                    Temerario! Hai tanto ardire? (Tira fuori una lettera)
870Io ti farò smentire. Questa lettera
 tutto discoprirà. Per una figlia
 del signore Pandolfo
 Leandro arde d’amore (Dà la lettera a Pandolfo)
 e ha mandato di notte il servitore.
 Pandolfo
875Ah ah, signor birbante
 ho scoperto il mistero,
 questa lettera alfine ha detto il vero.
 Carlotto
 (Lettera maledetta).
 Colui per Marinetta...
 Pandolfo
                                          Ora non voglio
880ascoltare di più. Va’ in quella camera. (A Carlotto)
 Carlotto
 Io non ci voglio andar.
 Pandolfo
                                           Sì disgraziato
 ci anderai da tua posta o strascinato.
 Obbligatelo a entrar.
 Carlotto
                                         No, non ci vado. (Si difende e rinculando verso la camera onde uscì Fabrizio gli uomini lo chiudono in quella)
 Pandolfo
 Ben bene, o in questa o in quella
885è lo stesso per me, purch’ei ci sia.
 Fabrizio
 Signor giudice, dunque anderò via.
 Pandolfo
 No no, signor, restate, ancor non sono
 abbastanza chiarito. Questa lettera
 era in vostro poter. Voi ne dovete
890render conto in giustizia.
 Fabrizio
 Io l’ho fatto signor senza malizia.
 Pandolfo
 Ben bene, si vedrà,
 per ora entrate là.
 Fabrizio
                                    Signor vi prego...
 Pandolfo
 Fatelo dunque entrar. (Agli uomini)
 Fabrizio
                                            Non c’è bisogno
895di tanti complimenti. Andrò da me.
 (Oh maledetto amor, soffro per te). (Entra nel gabinetto e chiudono)
 Pandolfo
 Andate... che per ber... (Agli uomini che gli dimandano pagamento)
 Sì sì non sono avaro,
 vi darò, vi darò qualche denaro. (Essi partono malcontenti)