La notte critica, Venezia, Fenzo, 1766

Vignetta Frontespizio
 ATTO SECONDO
 
 SCENA PRIMA
 
 Camera con due porte laterali, un tavolino e sedie.
 
 MARINETTA sola con un lume che pone sul tavolino
 
 Marinetta
 
    Caro amore, amor tiranno,
500mi tormenta e pur mi piace
 perché spero aver la pace
 dopo un lungo sospirar.
 
    Passerella, tortorella,
 colombella, pecorella
505pena e geme, smania e freme,
 poi si vede a consolar.
 
 Certo questa speranza
 ogni tormento, ogni timore avanza,
 il misero Carlotto
510chiuso è qui il poveretto
 o in questa stanza o in questo gabinetto.
 Ma già che il mio padrone,
 non so per qual ragione, è fuor di casa
 vuo’ tentar di parlargli. Manco male
515che le chiavi son doppie e niuno sa
 che io le abbia in mio potere... Eccole qua
 ma non vorrei sbagliar. So che Fabrizio
 dall’altro separato
 è ancor egli serrato. Vo’ provarmi
520se il cor mi dice il ver, vo’ assicurarmi. (Va alla camera e batte)