La notte critica, Venezia, Fenzo, 1766

Vignetta Frontespizio
 SCENA XI
 
 DORINA e le sudette
 
 Dorina
 (Come! Qui Marinetta e mia sorella?)
 Cecilia
 Sento gente.
 Marinetta
                          Chi è là?
 Dorina
                                             Brave signore.
250Han sempre i lor segreti,
 non si fidan di me.
 Cecilia
                                      Cosa c’entrate
 voi negli affari miei?
 Dorina
                                         Non c’entro?
 Cecilia
                                                                   Andate.
 Dorina
 Bene, me n’anderò; ma a nostro padre
 dirò che siete qui, che Marinetta
255e Cecilia, a quest’ora,
 sole in giardino a consigliar si stanno
 e che v’è del mistero e dell’inganno.
 Marinetta
 No signora Dorina,
 non ci fate del mal.
 Dorina
                                      Se non volete
260che io parli al padre mio,
 esser vuo’ a parte del segreto anch’io.
 Cecilia
 (Che impertinente). Qual segreto?
 Marinetta
                                                                 Zitto.
 Non ci facciam sentir. Certo, ha ragione
 la signora Dorina.
265Anch’ella poverina
 vuol essere informata e giustamente,
 per dover, per affetto, ella è curiosa.
 (Poco ci costa ad inventar qualcosa). (Piano a Cecilia)
 Cecilia
 Curiositade è il vizio
270peggior che possa una fanciulla avere.
 Dorina
 Io curiosa non son ma vuo’ sapere.
 Marinetta
 Vuol sapere e ha ragion. Sappiate dunque
 ma per amor del ciel poi non parlate.
 Dorina
 Non lo dirò a nessun, non dubitate.
 Marinetta
275Noi siam qui zitte zitte
 ad aspettar la luna.
 Dorina
 La luna?
 Marinetta
                   Certamente,
 ci ha detto un uom sapiente
 che la luna che nasce in questa notte
280è critica, osservabile, astronomica.
 Dorina
 Astronomica?
 Marinetta
                             Certo. Per esempio
 se brama una fanciulla
 del suo vero destino assicurarsi,
 dee all’aperto trovarsi
285al nascer della luna, s’ella sorge
 lucida, rubiconda, è sicurissima
 la fanciulla di fare un buon acquisto.
 S’ella è pallida o nera, il segno è tristo.
 Dorina
 Davvero?
 Marinetta
                     Ell’è così.
 Cecilia
                                         (Se l’è bevuta). (Piano a Marinetta)
 Dorina
290(Bugiarde! Sono anch’io furba ed astuta).
 Aspettate la luna?
 Marinetta
                                    Sì signora.
 Dorina
 E voi pure Cecilia?
 Cecilia
                                      Certamente,
 per saper dalla luna il destin mio.
 Dorina
 Bene; quand’è così l’aspetto anch’io.
 Cecilia
295(Mi rodo dal velen).
 Marinetta
                                       Fate una cosa
 perché se siamo unite
 si confondon gli influsi. (A Dorina)
 Dorina
                                              (Intendo l’arte).
 Marinetta
 Andatela aspettar da un’altra parte.
 Dorina
 Oh sì sì dite bene,
300andrò in un altro loco. (A Marinetta)
 (Verrà mio padre a terminar il gioco).
 
    Oh guardate che la luna
 par che sorga risplendente.
 Oh che grazia, oh che fortuna!
305Vi potete consolar.
 
    Ma una nuvola mi pare
 che la voglia intorbidare,
 poverine, graziosine
 non vi è molto da sperar.