La notte critica, Venezia, Fenzo, 1766

Vignetta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Strada e casa da una parte con terrazino. Si finge notte.
 
 LEANDRO e CARLOTTO colla chittara, il qual suona e canta sotto il terrazino
 
 Carlotto
 
    Vieni, o cara, a quel balcone,
 viemmi, o bella, a consolar,
 col mio fido colascione
 l’amor mio ti vuo’ cantar.
 
 Leandro
5Ehi Carlotto.
 Carlotto
                           Signor.
 Leandro
                                           Venuta è ancora?
 Carlotto
 Zitto.
 Leandro
              Venuta è ancor?
 Carlotto
                                              Zitto in malora.
 
    Quell’amor che mi ha ferito,
 che mi fa per te languir,
 che mi toglie l’appetito,
10che mi vieta di dormir.
 
 Leandro
 Ebben? (Accostandosi a Carlotto)
 Carlotto
                   Signor padrone
 siete troppo impaziente.
 Leandro
                                               Amor mi sprona.
 Carlotto
 Se voi per la padrona
 siete furioso, ardente,
15per la serva ancor io smanio egualmente.
 Leandro
 La risposta mi preme.
 Carlotto
                                           Marinetta
 di darmela ha promesso in questa sera.
 Leandro
 Ma non si vede ancor.
 Carlotto
                                           Non può tardare.
 Certo non mancherà.
 Leandro
                                         Torna a cantare.
 Carlotto
 
20   È l’amore un vermicello (Torna sotto il terrazzino)
 che s’asconde in mezzo ai fior
 e c’inganna, il tristarello,
 e ci rode fino al cor.