La notte critica, Venezia, Fenzo, 1766

Vignetta Frontespizio
 Eccellenza,
    bella prerogativa d’un grande poter a suo piacere spargere gl’effetti della sua beneficenza e rendersi oggetto con essi l’arbitrio intero del beneficato. Tale eccellente qualità si scuopre pur bene impressa nell’eccellenza vostra che, avendo sortito sin dalla culla il bel freggio della grandezza, di questa altro uso non volete che beneficandolo farvi schiavo quel cuore che a voi con sommissione ricorre. La particolar distinzione con la quale giustamente voi riguardate questo nobilissimo teatro mi fa sperare non abbia a ricevere dall’eccellenza vostra il titolo di temeraria l’intrapresa di dedicarvi un dramma che, se bene poco è degno di voi per il debole talento di chi lo rappresenta e di cui ve lo dedica, merita senza dubbio l’intiero della vostra giovevole protezione per il luogo nel quale vien rappresentato. Compatitelo per effetto di vostra generosità, difendetelo per vostra gloria; e per giustizia consideratemi per uno che venera con il più distinto ossequio il vostro gran merito, d’ambo le case, e che più di tutti sostenta d’essere umilissimo, devotissimo, obbligatissimo servitore.
 
    L’impresario