La finta semplice, Venezia, Fenzo, 1764

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 GIACINTA e detto
 
 Simone
 Eh quando sia mia sposa
 la ridurrò a dover con un bastone.
 Giacinta
 Per carità, Simone.
 Simone
 Che c’è signora mia?
 Giacinta
700Se non hai tu giudizio,
 qui nasce un precipizio.
 Simone
 Perché?
 Giacinta
                  Il tuo capitano
 e il maggior fratel mio caldi dal vino
 son venuti a parole.
 Simone
                                       Oh poco male.
 Giacinta
705Ma l’un troppo è bestiale,
 l’altro mezzo ubriacco
 non sa che dica e di parlar non resta.
 Simone
 Lasciate che si rompano la testa.
 Giacinta
 E poi, se non fan pace
710n’andrò di mezzo io sola.
 Simone
 Basta a pacificarli una parola.
 Giacinta
 Ma intanto il tuo padrone
 vuole soddisfazione.
 Simone
                                        E ci vuol tanto?
 Giacinta
 Si tratta alfine della vita.
 Simone
                                                Eh bene?
 Giacinta
715Non è già mio fratello uomo di guerra.
 Simone
 Un poltrone di men sopra la terra.
 Giacinta
 Ah prega il capitano,
 pregalo in nome mio, giacché non posso
 in persona pregarlo.
 Simone
720L’aiuterò piuttosto a bastonarlo.
 
    Con certe persone
 vuol esser bastone;
 e sia benedetta
 la bella ricetta
725che tutte le donne
 dovrian adoprar.
 
    Bastone, madama,
 con chi non vi ama,
 con chi fa il geloso,
730con chi non vuol spendere
 ed osa pretendere
 di farvi cascar. (Parte)