La finta semplice, Venezia, Fenzo, 1764

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 POLIDORO, poi ROSINA
 
 Polidoro
 Adesso è fatto tutto.
 Questo è il biglietto che da me pretende
 l’innamorata mia,
 anche il regalo è pronto,
540onde faccio il mio conto
 che nissun me la toglie
 e saremo così marito e moglie.
 Ecco che viene appunto. Allegramente,
 che solo qui mi trova;
545e se ancor qui venisse mio fratello,
 in sua presenza aver dovrà cervello. (Rosina, Ninetta, Polidoro, Fracasso, poi Cassandro, Giacinta e Simone coll’ordine seguente)
 Rosina
 
    Dove avete la creanza?
 Mio fratello e la mia stanza
 sempre s’ha da rispettar.
 
 Fracasso
 
550   Cospettaccio, cospettone
 vuo’ da voi soddisfazione
 o vi faccio bastonar.
 
 Polidoro
 
    Non so niente poveretto.
 N’è cagion questo biglietto
555ch’io le avea da presentar.
 
 Fracasso
 
    Un biglietto a mia sorella?
 
 Ninetta
 
 La faceste ora più bella.
 
 Rosina, Fracasso a due
 
 Non prendiam vostri biglietti,
 non sappiam di voi che far.
 
 Polidoro
 
560   Me l’avete voi richiesto.
 
 Rosina, Fracasso a due
 
 Per noi due che affronto è questo!
 
 Polidoro
 
 Ah Ninetta, che paura!
 
 Ninetta
 
 In ginocchio a dirittura (Lo fa inginocchiare)
 e pregarli a perdonar.
 
 Fracasso
 
565   Non perdono per sì poco.
 
 Ninetta
 
 Lo scrissi io così per giuoco.
 
 Rosina, Fracasso a due
 
 Compatiam la debolezza;
 e per fargli una finezza
 s’ha il biglietto da accettar.
 
 Cassandro
 
570   Bravo fratello!
 Brava madama!
 Così in ginocchio
 cosa si fa?
 
 Polidoro
 
    Ora sto fresco,
575caro tedesco
 voi difendetemi
 per carità.
 
 Cassandro
 
    Anche biglietti
 mia signorina
580quel mamalucco
 scriver vi sa.
 
 Rosina
 
    Oibò, signore,
 questo biglietto
 pieno d’amore
585è per voi scritto
 in verità.
 
 Cassandro
 
    Scritto l’avete
 per me carina?
 
 Ninetta
 
 Brava da vero!
 
 Fracasso
 
590Povero alocco!
 
 Cassandro
 
 Leggiamo un poco;
 datelo qua. (Prende il biglietto e si ritira a leggere)
 
 Polidoro
 
    Finché il fratel non guarda
 prendete il regaletto
595che voi m’avete detto
 par farmi poi sposar. (Le porge una borsa)
 
 Rosina
 
    A me si dan danari? (Prende con dispetto)
 
 Ninetta
 
 Che diavolo faceste?
 
 Fracasso, Rosina a due
 
 Perbacco i nostri pari
600non l’han da sopportar.
 
 Cassandro
 
    Che fassi in quel cantone?
 Fratello mio buffone,
 a lei non t’accostar.
 
 Rosina
 
    Povero Polidoro!
605Che questa borsa d’oro
 mi dà, se il voglio amar.
 
 Cassandro
 
    Che pezzo d’asinaccio!
 Di queste io non ne faccio
 né sono con le donne
610sì facile a cascar.
 
 Rosina
 
    Se mi volete bene
 quest’oro voi serbate
 e quell’anel mi date
 per farlo disperar.
 
 Cassandro
 
615   L’anel!
 
 Rosina
 
                   Per un pochetto.
 
 Cassandro
 
 L’anel!
 
 Rosina
 
                Vel rendo subito.
 
 Cassandro
 
 Da vero, che ne dubito;
 ma in grazia del biglietto
 che con tal gusto ho letto
620vi voglio contentar. (Le dà l’anello)
 
 Simone
 
    Presto madama,
 che uno vi chiama
 e vi vorrebbe
 complimentar. (Parte)
 
 Rosina
 
625   Subito... Addio. (Volendo partire)
 
 Cassandro
 
 L’anello mio? (La trattiene)
 
 Fracasso
 
 Corpo del diavolo
 non vuol mangiarvelo.
 
 Ninetta
 
 Non vuol scappar.
 
 Simone
 
630   Presto signora,
 che c’è di fuora
 chi vi desidera
 seco a pransar.
 
 Rosina
 
    Andiam fratello. (Come sopra)
 
 Cassandro
 
635Prima il mio anello. (Come sopra)
 
 Fracasso, Rosina a due
 
 Poter del mondo!
 De’ pari nostri
 s’ha da fidar.
 
 Cassandro
 
    Senza che andiate
640con chi vi brama,
 fate che resti
 quel che vi chiama,
 che io darò a tutti
 da desinar.
 
 Giacinta, Ninetta a due
 
645   Bravo, bravissimo!
 
 Fracasso
 
 Così va fatto.
 
 Polidoro, Simone a due
 
 Quest’è cervello!
 
 Cassandro
 
 Così l’anello
 non sparirà.
 
 tutti
 
650   Dunque a pranso in compagnia
 e tra il vino e l’allegria
 che si balli e che si canti
 tutti amici, tutti amanti,
 viva amore e la beltà.
 
 Fine dell’atto primo