La finta semplice, Venezia, Fenzo, 1764

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 CASSANDRO e ROSINA
 
 Cassandro
 Grand’uomo che son io
350per non temer le donne! Ecco che viene
 la baronessa e sfoderar bisogna
 tutta la mia eloquenza; onde ella veda
 dal mio cerimonial cerimoniante
 che lo spirito suo meco è spirante.
 Rosina
355Chi è qua?... Fratello... aiuto. (Ritirandosi spaventata)
 Cassandro
 Cosa avete veduto?
 Cioè di che temete!
 Un galantuom son io.
 Rosina
 Un galantuomo!
 Cassandro
                                 Al portamento, al viso,
360all’abito leggiadro,
 chi, come e qual mi credeste?
 Rosina
                                                        Un ladro.
 Cassandro
 Per una qual voi siete
 spiritosa pulcella
 questa è una debolezza.
 Rosina
                                              Io spiritosa?
365Oh sì signore, e come.
 Cassandro
                                           Non mi pare
 ma la vo’ esaminare,
 sediam qui baronessa (Fa portar delle sedie)
 e discorriamla un poco.
 Rosina
 Saria meglio in cucina appresso il fuoco.
 Cassandro
370Che stolida! Volete
 che parliamo in francese,
 in tedesco, in turchesco o in italiano?
 Rosina
 Come che più vi piace.
 Cassandro
                                            In verso o in prosa?
 Rosina
 Oibò, né l’un né l’altro.
 Cassandro
375Come, se ognun che parla,
 cioè sempre favella il mondo intero
 o in prosa o in versi.
 Rosina
                                        Io nol sapea da vero.
 Cassandro
 Ma dunque, che sa lei?
 Rosina
 So che tre e tre fan sei.
 Cassandro
380Poter del mondo! Siete
 una gran dottoressa in aritmetica.
 E non è già sì poco
 nell’età vostra, di quanti anni?
 Rosina
                                                          Gli anni?
 Cassandro
 Sì, signora madama.
 Rosina
385Lasciate che ci pensi.
 Cassandro
 E così?
 Rosina
                 Gli anni adesso
 son millesettecento
 sessantaquatro in punto.
 Cassandro
                                                Oh che portento!
 Rosina
 Chi è questo signore?
 Cassandro
390Non sapete che sia
 il portento, il prodiggio
 da tutti conosciuto?
 Rosina
 Non ho l’onor d’averlo mai veduto.
 Cassandro
 (Che innocente fanciulla!
395Questa non fa paura).
 Ma nulla voi sapete?
 Rosina
 Oh so un poco di tutto.
 Cassandro
                                            Verbigrazia,
 voglio dir, per esempio.
 Rosina
                                              Sì signore.
 Cassandro
 Cosa sapete voi?
 Rosina
                                 Far all’amore.
 Cassandro
400L’avete fatto mai?
 Rosina
 Signorsì.
 Cassandro
                    E al giorno d’oggi
 lo fate?
 Rosina
                 Sì signore.
 Cassandro
 E lo vorrete far anche dappoi?
 Rosina
 Signorsì.
 Cassandro
                    Ma con chi?
 Rosina
                                            Bella? Con voi?
 Cassandro
405Con me? M’accosto un poco,
 che questa è al caso mio.
 Rosina
                                               (Povero alocco!)
 Cassandro
 (Un muso da museo,
 una buona pulcella innocentina.
 Eh lascia far a noi). Ehi... Madama?
 Rosina
410Che volete?
 Cassandro
                         Accostatevi.
 Rosina
 Così. (S’accosta un poco)
 Cassandro
              Così in buonora. (La tira vicin affatto)
 Rosina
 Se volete, io vi vengo in braccio ancora.
 Cassandro
 (Senz’altro è innamorata).
 Ma dite in confidenza,
415voi faceste all’amore
 anche con mio fratello?
 Rosina
                                             Sì signore.
 Cassandro
 E sposarvi vorrebbe?
 Rosina
                                          Signorsì.
 Cassandro
 Onde se io vi sposassi
 rivale avrei la fratellanza in casa
420e dividendo il core
 mi fareste voi forse?...
 Rosina
                                           Oh sì signore.
 Cassandro
 Poter del mondo! Io sfido
 tutta la quinta essenza femminesca
 ad esser più sincera,
425cioè più di costei sciocca e ciarliera.
 Rosina
 Ah!...
 Cassandro
              Cosa è quel sospiro?
 Rosina
 Quanto più vi rimiro,
 voi nemmen mi guardate.
 Cassandro
 Anzi a forza d’occhiate
430vi assorbo e vi divoro.
 Rosina
 Una manina almeno.
 Cassandro
                                         Ecco la mano.
 (Quanto è mai compiacente!
 E come mi vien caldo!)
 Rosina
 Quanto siete mai bello!
 Cassandro
435Me l’han detto degli altri.
 Rosina
                                                 Oh questo anello!
 Cassandro
 Mi costa mille scudi.
 Rosina
 Se mi voleste bene?
 Cassandro
                                       Oh son di fuoco.
 Rosina
 Mel dovreste donar?
 Cassandro
                                        Torno tra poco. (Alzandosi in fretta)
 Rosina
 Partite da chi v’ama?
 Cassandro
440Sento là fuora che qualcun mi chiama.
 Rosina
 Lasciatemi l’anello.
 Che in vece vostra compagnia mi tenga.
 Cassandro
 Sì bene, un’altra volta,
 cioè mai più, conciosiaché so io...
445L’anello ha d’esser mio.
 Rosina
 Perché voi non mi amate.
 Cassandro
 Oh mai... non dubitate.
 Ma...
 Rosina
             Siete troppo avaro.
 Cassandro
 Oh mai, me ne dichiaro
450ma...
 Rosina
             Se non ho di voi
 questa memoria almen presto mi scordo.
 Cassandro
 A questa cantillena oggi son sordo.
 
    Cosa dicon tanti e tanti
 che in amor spender bisogna?
455Falso, falso, è una menzogna,
 è una gran bestialità.
 
    Questo è far le sue galanti
 più superbe, più arroganti
 e chi amar vuole all’usanza
460dei sospiri in abbondanza,
 delle smanie e batticori
 ma regali, no signori
 che l’amor più durerà. (Parte)