Il re alla caccia, Venezia, Bassanese, 1763

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 Il RE con due guardie e detti
 
 Giorgio
 (Ecco il re). (Piano a Giannina)
 Giannina
                          (Procuriamo
 qualche cosa di più). (Piano a Giorgio)
 Giorgio
 (Sì tentiam di salire un po’ più in su...) (Piano a Giannina)
 il Re
1295Che vuol dir? Mi sembrate
 mesti, piucché contenti.
 Giorgio
                                              Sire...
 Giannina
                                                            È vero...
 Giorgio
 Ci faceste del ben...
 Giannina
                                      Ma il nostro stato...
 il Re
 Basta così. Narrato
 mi fu da chi v’ha inteso
1300cosa tale di voi che mi ha sorpreso.
 Finor viveste in pace
 senza soffrir necessitade alcuna,
 ricchi sol di virtù, non di fortuna.
 Or ch’io premiare intesi
1305quella moderazion che in voi mi piacque,
 veggio, con mio cordoglio,
 che la stessa virtù diventa orgoglio.
 Su via, godete in pace
 il don di provvidenza e nol pagate
1310al caro prezzo di desiri insani.
 Del mondo limitate
 son le terre, i tesori ed i domini
 ma il desire dell’uom non ha confini.
 
    Se rallentate il freno
1315all’appetito umano
 saziar sperate invano
 l’avidità del cuor.
 
    Se la fortuna istessa
 vi conducesse al trono,
1320picciolo un cotal dono
 vi sembrerebbe ancor. (Parte)