Il re alla caccia, Venezia, Bassanese, 1763

Vignetta Frontespizio
 SCENA VII
 
 RICCARDO ed il MILORD fra le guardie e detti
 
 Pascale
 Ah ah, voi siete presi.
695Bravi, signori miei, me ne consolo.
 Guidateli ambidue dove sapete. (Alle guardie)
 Ma vo’ veder chi siete. (Alza la lanterna)
 Ah milord Fidelingh, mi spiace assai
 della vostra disdetta.
700Giannina è nel castello che vi aspetta. (Poi da sé ride)
 Miledi
 Va’, perfido, spergiuro.... (A milord)
 Milord
                                                 Olà son stanco
 gl’insulti tollerar di un vil ministro,
 di una femmina ardita.
 Perder poss’io la vita
705ma non soffrir in pace
 una donna insolente, un servo audace.
 
    Può minacciar il fato
 straggi, ruine e morte
 ma un’anima ch’è forte
710tremar non si vedrà.
 
    Quel che mi fa dispetto,
 quel che mi move a sdegno
 è un derisore indegno,
 è garrula beltà. (Parte con Riccardo fra le guardie)