Il re alla caccia, Venezia, Bassanese, 1763

Vignetta Frontespizio
 SCENA VII
 
 LISETTA e detti
 
 Lisetta
210Oh fratello, fratello. (A Giorgio)
 Giorgio
                                       Andate via.
 Lisetta
 Con tanta villania voi mi trattate?
 Cosa vi ho fatto mai? (Mortificata)
 Giorgio
                                          Non mi seccate.
 Pascale
 Messer Giorgio, voi siete
 troppo austero con lei.
 Giorgio
                                           Son quel che sono.
215Voi l’amate, lo so, non l’impedisco
 ma son fuori di me, ve l’avvertisco.
 Lisetta
 Volea dirvi... (A Giorgio con timore)
 Giorgio
                            Che cosa? (Con sdegno)
 Lisetta
                                                 Che Giannina... (Tremando)
 Giorgio
 Lo so. La sciagurata
 con milord se n’è andata.
 Lisetta
                                                E volea dirvi... (Come sopra)
 Giorgio
220Ma che? Presto, parlate.
 Lisetta
 Oh poverina me! Non mi gridate. (Si mette a piangere e canta tutta l’aria seguente interrotta e piangendo e Giorgio s’impazienta. Pascale va facendo de’ cenni a Giorgio perché l’ascolti e Giorgio tanto più va in collera mentre Lisetta canta)
 
    Volea dirvi... che Giannina...
 Non gridate... poverina...
 È bonina... innocentina...
225Tremo tutta... Dir vorrei...
 che ho sentito... dir da lei...
 Ah fratello... bello bello...
 ascoltate... non gridate...
 che Giannina... non è stata...
230che Giannina... è ritornata...
 colla stessa... fedeltà...
 
 Giorgio
 Come! Come! Giannina è ritornata? (Con affanno)
 Lisetta
 Signorsì. (Piangendo)
 Pascale
                     Ma se voi
 non la lasciate dir. (A Giorgio)
 Giorgio
                                     Dov’è Giannina?
235Presto, dite, dov’è? (A Lisetta)
 Lisetta
                                       Se griderete,
 non saprete dov’è, non la vedrete. (Con un pianto un poco rabbioso)
 Pascale
 E Lisetta ha ragion.
 Giorgio
                                       Via, ch’ella venga,
 ch’io non le griderò. (Forzandosi di nasconder la collera)
 Lisetta
 Giurate.
 Giorgio
                   Il giuro.
 Lisetta
                                    Or or la manderò. (Canta la seguente aria colla stessa musica dell’altra, interrotta, con qualche singhiozzo e qualche volta tremando)
 
240   Perdonate... all’innocente...
 e non fate... che la gente...
 Ma voi siete... ancor sdegnato...
 Me l’avete... pur giurato...
 Fratellino... mio bonnino...
245poverina... la Giannina...
 tutta vostra... tutta tutta...
 è tornata... consolata...
 Vi vuol bene... Non conviene...
 che le usate... crudeltà... (Parte)