La buona figliuola maritata, Venezia, Zatta, 1789

 SCENA XI
 
 Il MARCHESE e detti
 
 Marchese
 Ah povera Marianna!
 Non ho cor di soffrire,
760di vedervi a patire.
 Marianna
                                      Oh me felice!
 Se davvero lo dice il mio tesoro,
 dalla consolazion sento ch’io moro.
 Sandrina
 (Un’altra novità).
 Marchese
                                   Sol per far prova
 della vostra costanza,
765vi ho dato un tal tormento.
 Siete buona, vi credo e son contento.
 Marianna
 Ah resister non posso a tal dolcezza. (Piange)
 Mengotto
 Ah che piango ancor io per tenerezza. (Piange)
 Sandrina
 Ecco, signor padrone, ecco le prove
770della bella onestà della signora.
 Ella Mengotto adora;
 ei conserva nel sen le fiamme sue.
 Piangono tutti e due per puro amore
 e vi fanno, signor, sì bell’onore.
 Marchese
775Ah perfida! (A Marianna) Ah! Briccone! (A Mengotto)
 Io ti farò morir sotto un bastone. (Al suddetto)
 Sandrina
 (Ci ho gusto). (Da sé)
 Marianna
                             Caro sposo,
 non crediate a colei...
 Marchese
 Credo a quel che vid’io con gli occhi miei.
 Mengotto
780Piango, perché son tenero ed umano. (Al marchese)
 Marchese
 Vattene via di qua, brutto villano.
 Sandrina
 Sì vattene; tu parti;
 io resto a tuo dispetto. (A Mengotto)
 Mengotto
 Quel dì ch’io ti mirai sia maledetto. (A Sandrina)
 
785   Era pur meglio
 ch’io m’affogassi,
 pria che sposassi
 femmina tal. (Da sé)
 
    Signor padrone,
790non le credete,
 voi lo sapete
 ch’io son leal. (Al marchese)
 
    Povera figlia,
 siete tradita. (A Marianna)
795Femmina ardita,
 donna bestial. (A Sandrina e parte)