La buona figliuola maritata, Venezia, Zatta, 1789

 SCENA IV
 
 La MARCHESA e detti
 
 Marchesa
610Ma voi, signor consorte,
 desister non volete?
 Cavaliere
 Olà! Con chi l’avete? (Alla marchesa)
 Marchesa
 L’ho con voi, l’ho con questa
 ardita sfacciatella,
615per cui volete ancora
 mostrar tanta passione a mio dispetto.
 Marianna
 Deh vi prego, signora,
 di usarmi carità, se non rispetto.
 Marchesa
 Non la meriti, audace.
 Cavaliere
                                           Eh, in lei specchiatevi
620e la virtù apprendete
 che sì mal conoscete.
 Marchesa
                                         Io non mi curo
 d’apprender la virtù d’un’alma indegna
 che ad involar gli altrui mariti insegna.
 Cavaliere
 Mentite.
 Marchesa
                   A una mia pari
625l’ingiuriosa mentita?
 Marianna
 Deh non tanto livor...
 Marchesa
                                         Chetati ardita.
 Marianna
 Non so che dire. Il cielo
 moderi il vostro affanno
 e vi faccia capir, come conviene,
630che chi altrui fa del mal non può aver bene. (Parte)