La donna di governo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA XV
 
 RIDOLFO, LINDORA con NOTARO ed i suddetti; poi FABRIZIO
 
 Lindora
975Venga, signor notaro, favorisca.
 Notaro
 Salve domina mea.
 Corallina
                                             La riverisco.
 Si accomodi, signor. (Non lo capisco). (A Lindora)
 Lindora
 Parla sempre latino. (A Corallina)
 Via spicciamoci presto,
980prima che il vecchio arrivi.
 Corallina
 Moschino e il suo compagno
 ci potranno servir di testimonio.
 Moschino
 Di che?
 Corallina
                  Del matrimonio
 che vuo’ far con Ridolfo.
 Lindora
                                              Ehi non parlate. (A Moschino e Berto)
 Moschino
985Pericolo non c’è. (A Lindora)
 Corallina
                                  Non dubitate. (A Lindora)
 Scriva, signor notaro.
 Notaro
 Statim, cito, immediate.
 Corallina
 Che ha detto? (A Lindora e Ridolfo)
 Lindora
                              In verità non gli ho abbadato.
 Ridolfo
 I termini saran del notariato.
 Notaro
990Sponsus ac sponsa quomodo vocatur?
 Corallina
 Se parlate latin, lasciamo andare.
 Notaro
 Ignorantacci! Parlerò in volgare.
 
    Senza il nome ed il cognome,
 non si fanno i matrimoni
995e vi vonno i testimoni
 e la dote s’ha da dir.
 
 Corallina
 
    Io mi chiamo Corallina.
 Il casato è Ricottina.
 
 Ridolfo
 
 Io Ridolfo son chiamato.
1000Degli Astuti è il mio casato.
 
 Notaro
 
 Quanam dos?
 
 Corallina
 
                                    Cosa dite?
 
 Notaro
 
 Res dotalis?
 
 Ridolfo
 
                                 Lo capite?
 
 Lindora
 
 Non capisco in verità.
 
 Notaro
 
 Che ignoranza che si dà!
 
1005   Qual sarà la vostra dote?
 
 Corallina
 
 Ho capito, scudi mille.
 
 Ridolfo
 
 (Così poco?)
 
 Lindora
 
                          (Che ho da far?)
 
 Ridolfo
 
 I seicento non sperar. (A Lindora)
 
 Lindora
 
    Mille scudi solamente
1010è una cosa inconcludente;
 il marito non può star. (A Corallina)
 
 Corallina
 
 Altri mille puon bastar? (A Lindora)
 
 Lindora
 
    No, tremila almeno, almeno.
 
 Corallina
 
 Sì, lo voglio contentar.
 
1015   Scriva pur tremila scudi. (Al notaro)
 Sei contento?
 
 Lindora
 
                            Che ti par?
 
 Ridolfo
 
    Son contentissimo,
 consolatissimo,
 presto prestissimo
1020mi vuo’ spicciar.
 
 Lindora
 
    (E sai benissimo
 quel ch’hai da far).
 
 Notaro
 
    Testes accedant.
 
 Corallina
 
 Che cosa dice?
 
 Notaro
 
1025Ubi sunt testes?
 
 Corallina, Lindora, Ridolfo a tre
 
    Testa, testa che vuol dire?
 E chi mai vi può capire?
 La mia testa eccola qui.
 
 Notaro
 
 Oh che gran bestialità!
 
1030   Testimoni, testimoni. (Gridando)
 
 Corallina, Lindora, Ridolfo a tre
 
 Testimoni, signorsì.
 Testimoni, eccoli lì.
 
 Moschino
 
    Io Moschino de’ Tafani,
 questi è Berto dei Baggiani.
 
 Notaro
 
1035   Testes rogati.
 
 Corallina, Lindora, Ridolfo a tre
 
 Con questa testa
 che diavol ha?
 
 Fabrizio
 
    In questa camera
 cosa si fa?
 
 Lindora, Ridolfo a due
 
1040   Diavolo, diavolo,
 cosa sarà?
 
 Corallina
 
    (Vuo’ porre in opera
 l’abilità).
 
    Siete a tempo capitato,
1045il notaro ha stipulato
 per Rosalba l’istromento. (Piano a Fabrizio, che non senta il notaro)
 
 Fabrizio
 
 E con chi?
 
 Corallina
 
                      Con ser Agabito.
 
 Fabrizio
 
 È contenta?
 
 Corallina
 
                         Contentissima.
 Io l’ho fatta contentar.
 
 Fabrizio
 
1050   Ancor io vorrei vedere.
 
 Corallina
 
 Vi potete soddisfar.
 
 Lindora, Ridolfo, Moschino a tre
 
 (Io mi sento il cor tremar). (Fabrizio si accosta al notaro e Corallina lo seguita)
 
 Fabrizio
 
    Mio signore. (Saluta il notaro)
 
 Notaro
 
                              Quis est hic?
 
 Fabrizio
 
 Cosa dice? (A Corallina)
 
 Corallina
 
                        Vi saluta. (A Fabrizio)
 
 Fabrizio
 
1055Servo suo, la riverisco. (Torna a salutare)
 
 Notaro
 
 Quid cupis?
 
 Fabrizio
 
                                 Non vuo’ copia,
 vuo’ veder l’originale.
 
 Corallina
 
 Il notaro è un animale,
 non intende; eccola qua. (Leva la carta al notaro)
 
1060   Via, leggete. (Mostra la carta a Fabrizio ma la tiene in mano)
 
 Fabrizio
 
                              I miei occhiali? (Cerca in tasca)
 
 Corallina
 
 Quanto tempo vi vorrà.
 
    Aspettate, padron mio,
 che da me si leggerà.
 
 Lindora, Ridolfo, Moschino a tre
 
 Or burlato resterà.
 
 Corallina
 
1065   Promette di sposare
 Agabito del Sole (Finge di leggere e cambia lo scritto a suo modo)
 Rosalba delle Viole
 e il zio per la nipote
 promette dar di dote
1070tremila scudi...
 
 Fabrizio
 
                               È troppo.
 
 Corallina
 
    Quest’è bella in verità.
 Non ebb’io la libertà?
 
 Fabrizio
 
 Quel che dite si farà.
 
 Corallina
 
    Sottoscrivetelo.
 
 Fabrizio
 
1075Eccomi qua.
 
 Corallina
 
    Il buon vecchio gabbato sarà.
 
 Ridolfo, Lindora, Moschino a tre
 
 Più del demonio la donna ne sa.
 
 Corallina
 
    V’è il notaro da pagar. (A Fabrizio)
 
 Fabrizio
 
 Io lo voglio soddisfar. (Gli vuol dare il denaro)
 
 Notaro
 
1080Nolo.
 
 Fabrizio
 
                     Prenda.
 
 Notaro
 
                                      Nolo, nolo.
 
 Fabrizio
 
 Che volete noleggiar?
 
 Notaro
 
    Gratias ago. (Prende il denaro)
 
 Fabrizio
 
                                     Servitore.
 
 Notaro
 
 Se bisognano contratti
 per padroni, cani e gatti,
1085che mi mandino a chiamar. (Parte)
 
 Fabrizio
 
    Corallina, mi capite,
 presto presto ha da tornar.
 
 Ridolfo, Corallina, Lindora, Moschino a quattro
 
    Quanti sposi! Quante spose!
 Che allegria che s’ha da far!
1090Quanti spassi e quai contenti
 fra di noi s’ha da provar!
 
 Corallina
 
    Viva il padrone! S’ha da cantar.
 
 Lindora
 
 Viva il padrone! S’ha da ballar.
 
 Ridolfo
 
 Viva il padrone! S’ha da suonar.
 
 Moschino
 
1095Viva il padrone! S’ha da mangiar. (Replicano tutti insieme)
 
 Fabrizio
 
    Quel che volete tutto vuo’ far.
 S’ha da mangiare, s’ha da suonar.
 
 tutti
 
 S’ha da cantare, s’ha da ballar. (Sforzano anche Fabrizio a ballare e saltare)
 
 Fine dell’atto secondo