La donna di governo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA VIII
 
 CORALLINA e detti
 
 Corallina
875Buon pro faccia, signore.
 Rosalba
 Che pretende, signora mia garbata?
 Fulgenzio
 Perché venire, se non sei chiamata?
 Corallina
 Piano con questo «sei». Con sua licenza,
 ella non ha con me tal confidenza.
880Son qui per vostro bene
 e voi mi maltrattate?
 Rosalba
                                         E in qual maniera
 che mi fate del ben poss’io sperare?
 Corallina
 Vengovi ad avvisare
 che il vostro signor zio sposar vi vuole
885con certo sier Agabito del Sole.
 Fulgenzio
 Come?
 Corallina
                 In questo momento
 si stende l’istromento.
 Rosalba
                                           Oh me meschina!
 Corallina
 Se voi di Corallina
 vi degnaste fidarvi,
890trovereste la via di liberarvi.
 Rosalba
 In che modo?
 Corallina
                            Credete,
 nemica non vi sono.
 Rosalba
                                       Se mi amate,
 facciamone la prova.
 Fulgenzio
 Deggio partir?
 Corallina
                              Restate.
895Basta che s’egli vien vi nascondiate.
 L’ho sentito raschiare;
 ch’egli qui venga a taroccar m’aspetto.
 Andatevi a celar nel gabinetto.
 Fulgenzio
 Ci vogliamo fidar?
 Rosalba
                                     Sì, vuo’ fidarmi.
 Fulgenzio
900Mi raccomando a voi; vado a celarmi.
 
    Vado? Resto? Sono incerto
 tra il timore ed il sospetto,
 se mi celo in gabinetto
 ho timor d’andar in trappola
905come il topo suol cascar.
 
    Eh coraggio! Chi non risica
 non è mai buon giocator.
 La prudenza e un caldo amor
 non si possono accordar.