La donna di governo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA PRIMA
 
 Strada pubblica.
 
 LINDORA e RIDOLFO
 
 Lindora
 
535   Fermati, dico.
 
 Ridolfo
 
 Lasciami andare.
 
 Lindora
 
 Non mi scappare.
 
 Ridolfo
 
 Che vuoi da me?
 
 Lindora
 
    De’ cento scudi
540la parte mia.
 
 Ridolfo
 
 Lasciami stare
 per cortesia.
 
 Lindora
 
 Sei un ingrato.
 
 Ridolfo
 
 Son disperato.
 
 Lindora
 
545Che! Gli hai giocati?
 
 Ridolfo
 
 Sì, sono andati.
 
 a due
 
 Ah maledetta
 la mia disdetta.
 Mi sento rodere,
550non posso star.
 
 Lindora
 Subito a mia sorella
 lo vado a raccontar.
 Ridolfo
                                      Ah no, fermate,
 non mi precipitate.
 Lindora
                                      Eh ch’io non voglio,
 per causa d’un birbone,
555discapitar nell’interesse mio.
 Sono povera anch’io; se Corallina
 tutto quel che può far lo fa per te,
 di pillucar non resterà per me.
 Ridolfo
 Ma voi siete ancor giovine.
560Perché un altro marito
 non procurate aver?
 Lindora
                                        Se avessi il modo
 certo che lo farei; ma senza dote,
 come ho da far?
 Ridolfo
                                Lindora, se voleste,
 troverei la maniera
565di formarvi la dote innanzi sera.
 Lindora
 Come? Come? Davver?
 Ridolfo
                                              Se vi dà l’animo
 persuader Corallina
 che subito mi sposi e che mi faccia
 padron della sua dote, un regaletto
570di duecento zecchini io vi prometto.
 Lindora
 Di duecento zecchini?
 Ridolfo
                                           E anche di più.
 Lindora
 Eh queste sono ciarle.
 Ridolfo
                                           Vi prometto
 di darvene trecento
 e di farvi son pronto un istrumento.
 Lindora
575Ma sarete poi buono? Con mia sorella
 farete buona vita?
 Ridolfo
                                    Sì, buonissima.
 Lindora
 Giocherete voi più?
 Ridolfo
                                       Non giocherò.
 Lindora
 Quand’è dunque così, le parlerò.
 Ridolfo
 Brava la mia Lindora!
580Ma fate presto, che per dirla ho fretta.
 Lindora
 Ehi razza maledetta,
 ricordati che voglio il mio danaro.
 Va’ a trovar il notaro.
 Ridolfo
                                         Vado subito.
 Lindora
 Poi fidati di me.
 Ridolfo
                                 Sì, non ne dubito. (Parte)