La donna di governo, Venezia, Zatta, 1794

 SCENA X
 
 CORALLINA sola, poi LINDORA
 
 Corallina
 
    Una voce al cor mi sento
 che mi dice: «Corallina,
 del demonio la farina
355tutta in crusca suole andar».
 
 Io non so che mi far. Son nell’impegno
 e vi vuol per uscirne arte ed ingegno.
 Lindora
 Sorella, siete qui?
 Corallina
                                    Venite forse
 a dir mal di Ridolfo?
 Lindora
                                         Oh non v’è dubbio,
360di lui non parlerò,
 se volete che il lodi, il loderò.
 Corallina
 Merta d’esser lodato,
 è un giovane garbato.
 Lindora
                                          Sì, è verissimo,
 mi dispiace di me che sto malissimo.
 Corallina
365Sempre venite a piangere,
 cosa avete di mal?
 Lindora
                                    La povertà,
 non ho pan, non ho vino,
 sono senza un quattrino,
 se voi non me ne date...
 Corallina
370Bella, perché non lavorate?
 Lindora
 Cosa ho da lavorar? Che si guadagna
 a filare, a cucire, a far calzette?
 Due, tre baiocchi al giorno,
 vestitevi, mangiate
375e la pigion pagate;
 voi avete bel dir con un padrone
 che si lascia pelar come un cappone.
 Corallina
 Vi ho dato l’altro ieri
 un sacco di farina.
 Lindora
                                    Avrei bisogno
380d’un baril di vino.
 Corallina
                                    Ve lo darò.
 Lindora
 Ma coll’acqua, v’avverto, io non lo vuo’.
 Corallina
 Vi piace di trincar.
 Lindora
                                     Con l’occasione
 beverò alla salute del padrone.