Amore in caricatura, Venezia, Fenzo, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 La CONTESSA sola
 
 contessa Gingè
 Dell’inutil pianeta
 caso per me non faccio.
195Scaldi pure chi vuol, ch’io son di ghiaccio.
 Lo godo e me ne rido;
 fa con tutte il Cupido, io per mia parte
 Venere non sarei, s’ei fosse Marte.
 
    Come l’ape intorno ai fiori
200va girando il poverino,
 or s’attacca al gelsomino,
 or la rosa vuol succhiar.
 
    Nel giardin di giovinezza
 ancor io sono un fioretto
205ma da me, te lo prometto,
 non v’è niente da beccar. (Parte)