L’amore artigiano, Venezia, Fenzo, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 BERNARDO ed un servitore, poi ANGIOLINA
 
 Bernardo
 Sì, dite alla padrona
 che per la terza volta son venuto
 ad obbedirla e renderle tributo. (Con ironia)
 Angiolina
 Ehi galantuomo, andate
1295ad avvisar madama
 ch’io son qui per veder cos’ella brama. (Parte il servitore)
 Bernardo
 Compatite, Angiolina,
 se oggi fuor del dover qualcosa ho detto,
 allor ch’era dal vino un po’ caldetto.
1300Tre ore ho riposato;
 e mi son vergognato,
 tornando a riacquistar la sanità,
 scandalo d’aver dato in questa età.
 Angiolina
 Per me vi compatisco,
1305spiacemi che con Tita
 or sarete nimici.
 Bernardo
 Passato è il vino e siam tornati amici.
 Angiolina
 E Giannino?
 Bernardo
                           Giannino
 frattanto ch’io dormiva
1310con Rosina a parlar si divertiva.
 Angiolina
 Che pensate di far!
 Bernardo
                                      Non so che dire;
 non vagliono minaccie,
 non vagliono consigli.
 Se lo vuole pigliar, che se lo pigli.
 Angiolina
1315Ed io m’ho da achettar?
 Bernardo
                                              Che far volete?
 Giovane e bella siete,
 troverete marito.
 Angiolina
                                  Sì ma in oggi
 v’è poco da far bene.
 Bernardo
                                        Veramente
 la gioventù d’adesso
1320è assai pericolosa,
 Angiolina, davver fate una cosa.
 Angiolina
 E che ho da far?
 Bernardo
                                 Davvero
 se volete star ben con proprietà
 sposatevi ad un uom di mezza età.
 Angiolina
1325Ma io la mezza età non so qual sia.
 Bernardo
 Circoncirca sarà come la mia.
 
    Fino ai cento, se non più
 vi è speranza d’arrivar.
 Ma nel fior di gioventù
1330non sa l’uomo di campar.
 
    Si principia dai quaranta
 e ne restano sessanta
 onde un uom che n’ha settanta
 con ragione si dirà:
1335«Quell’è un uom di mezza età». (Parte)