L’amore artigiano, Venezia, Fenzo, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA X
 
 TITA e i sudetti. Tita entra inchinandosi
 
 Costanza
                                              Oh maladetto!
 Tita
 Son qui per il burrò.
 Costanza
985Vatene, seccator; ti chiamerò.
 Tita
 Son venuto tre volte.
 Costanza
                                        E quattro e sei,
 quante volte mi par tornar tu dei.
 Tita
 Ma il mio tempo, signora...
 Costanza
                                                    Impertinente!
 (Affé ch’io sento gente,
990questa volta senz’altro
 la persona sarà ch’è a me sì cara.
 Maladetto destino! È la cuffiara).