L’amore artigiano, Venezia, Fenzo, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 Camera di madama Costanza.
 
 Madama COSTANZA, poi un servidore
 
 Costanza
955Ah no, non posso vivere
 senza il caro Fabrizio. Ehi! Chi è di là? (Esce un servitore)
 Per tutta la città
 cerca del camerier fin che lo trovi.
 Digli che da me venga,
960guidalo qui con te.
 Se non lo trovi, avrai che far con me. (Il servo parte)
 È ver che all’amor mio mi parve ingrato
 ma non gli ho ancor svelato
 la fiamma che per lui m’arde nel cuore
965né sa ch’io l’ami e ch’io pretenda amore.
 Se torna, com’io spero,
 farò ch’egli lo sappia e mi lusingo
 ch’ei non avrà difficoltade alcuna
 di comprar con amor la sua fortuna.
970Parmi di sentir gente. Oh me felice
 se fosse l’idol mio! Vieni, o mio caro...
 Ah ingannata mi sono. È il calzolaro.