L’amore artigiano, Venezia, Fenzo, 1761

Vignetta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Stanza della casa di Bernardo con tavolino per uso di Rosina con vari lavori del suo mestiere e varie sedie di paglia.
 
 ROSINA con tre scolare
 
 Rosina
 Presto, presto, a sedere e a lavorare.
 L’abito che ha ordinato
 la signora contessa del Caviale
650esser dee terminato o bene o male.
 Non misurate i ponti;
 tirate giù alla peggio. La contessa
 vuol pagar poco ed aspettar conviene,
 come merita anch’io la servo bene.
655Orla tu questo telo. (Ad una scolara)
 Tu unisci questa manica. (Ad un’altra scolara)
 Tu menda questo taglio
 ch’i’ ho fatto, non volendo, per isbaglio. (Alla terza scolara)
 Se la bile mi prende,
660non so quel che mi faccia e allora quando
 mi vien la mosca al naso,
 precipito i lavori e taglio a caso.
 Ora per gelosia,
 per rabbia e per dispetto
665son tutta tutta foco.
 Per farmela passar canterò un poco. (Siede, lavora e canta)
 
    Pute care, pute bele
 no sté tanto a sospirar.
 Bona carne e bona pele
670chi sospira no pol far.
 
 Via lavora, fraschetta.
 Facciamola finita
 o ti do la bacchetta in su le dita. (Ad una scolara)
 
    Co le smanie e coi tormenti
675no perdé la zoventù....
 
 Or or non posso più.
 Che impertinenza è questa?
 Ti darò il bracciolare in su la testa. (Ad un’altra scolara)
 
    Co le smanie e coi tormenti
680no perdé la zoventù.
 Disé i vostri sentimenti
 e sfogheve ancora vu.