Amor contadino, Venezia, Fenzo, 1760

Vignetta Frontespizio
 SCENA XVI
 
 CIAPPO e i suddetti e poi la LENA
 
 Ciappo
 Allegri, non piangete,
 la Lena è ritrovata.
 Timone
 Dove?
 Ghitta
                Come?
 Fignolo
                                Dov’è?
 Ciappo
                                                Tutto saprete.
 Ghitta
1010Oh sorella!
 Fignolo
                       Oh Lenina.
 Timone
                                              Oh sangue mio.
 Ciappo
 Consolatevi pur, che godo anch’io.
 Timone
 Ma dov’è?
 Ciappo
                      Poverina!
 Trema, piange e cammina.
 Teme d’esser sgridata,
1015d’esser rimproverata.
 Timida è per natura.
 Teme il padre sdegnato ed ha paura.
 Timone
 No no, dille che venga,
 che non abbia timor. La sua venuta
1020tanto mi ha consolato
 che il sofferto dolor mi son scordato.
 No, non le griderò. Voi avvertite
 a non darle spiacer. Cari figliuoli,
 fate che si consoli. Allegri in viso
1025accoglietela tutti. Oh che giornata
 per me felice è questa!
 Giubbilate figliuoli e facciam festa.
 
    Ah mi sento un tal contento
 che col labbro non so dir.
1030Tal figliuola mi consola
 e mi fa ringiovenir.
 
 Fignolo
 
    Ah nel petto ho un tal diletto
 che non vaglio ad ispiegar.
 La Lenina poverina
1035mi fa tutto giubbilar.
 
 Ghitta
 
    Quel piacere ch’ho d’avere
 nel vederla dir non so.
 La sorella poverella
 con amore abbraccierò.
 
 Ciappo
 
1040   Fortunato sono stato
 nel poterla rinvenir.
 L’ho cercata, l’ho trovata
 ma di più non posso dir.
 
 tutti
 
    Vieni o cara, vieni o bella
1045le nostr’alme a consolar.
 Benedetta quella stella
 che ci vuol felicitar.
 
 Lena
 
    Caro padre perdonate,
 perdonate sorellina,
1050compatite una meschina,
 ve lo chiedo in carità.
 
 Timone
 
    Vieni, o cara.
 
 Lena
 
                              Questa mano
 deh lasciatemi baciar.
 
 Timone
 
 Ah m’è forza lacrimar.
 
 Lena
 
1055   Un abbraccio stretto stretto. (Alla Ghitta)
 
 Ghitta
 
 Oh che gioia, o che diletto! (Si abbracciano)
 
 Fignolo
 
 Mi consolo, o Lena amata.
 
 Lena
 
 Fignolino, ti son grata.
 
 Ciappo
 
 A me nulla?
 
 Lena
 
                         Nulla a te. (Con tenerezza)
 
 Ciappo
 
1060Ah crudele! Ma perché?
 
 Timone
 
    Non si piange e non si grida.
 Che si goda e che si rida
 e la cena si ha da far.
 
 Lena
 
 Ah mi par di respirar.
 
 tutti
 
1065   Bel piacere, bel diletto
 è il dolor che punse il petto
 tutto in giubbilo cangiar.
 
    Fortunati, consolati
 ci anderemo a solazzar.
 
 Fine dell’atto secondo