La fiera di Sinigaglia, Venezia Zatta, 1794

 SCENA X
 
 GRIFFO, ORAZIO e li suddetti e un ministro
 
 Griffo
 Piano, piano, fermate. (Ai facchini)
925Per ordin dei signori
 giudici della fiera
 da questo lor ministro
 ad istanza d’Orazio Galavrone,
 si sequestran le balle di cotone. (Doganiere fa cenno ai facchini che portano)
 Prospero
930(Povero me! Son morto!)
 A me codesto torto?
 Griffo
 Se di ciò vi lagnate,
 il di più che gli spetta a lui rifate.
 Orazio
 I pettini e le spille,
935le tabacchiere e i guanti
 e ogni genere vostro peregrino
 resta per conto vostro in magazzino.
 Prospero
 Voglio le balle mie.
 Griffo
                                      Se le volete,
 fate quel che dovete.
940Pagate giustamente...
 Prospero
 No, non vuo’ dare niente.
 Perfida, ingrata gente!
 Da tutti assassinato,
 sono precipitato. Anche Lesbina
945mi promise il denar per ingannarmi,
 mi carpì l’orologio
 e uno scudo volea depositarmi.
 Non vi è più carità, non vi è ragione;
 vuo’ abbandonarmi alla disperazione.