La fiera di Sinigaglia, Roma, Grossi, 1760

Vignetta Frontespizio
 SCENA XV
 
 GIACINTA, poi GRIFFO, poi ORAZIO, poi PROSPERO, poi LESBINA
 
 Giacinta
 Costor probabilmente
485ancor non sanno niente
 chi sia che li ha chiamati,
 quando il vedranno resteran burlati.
 Orazio l’ho avvertito,
 Prospero è un uomo avaro,
490non dà senza il danaro; ed il sensale,
 che spera guadagnar la sensaria,
 coi mercanti scontento anderà via.
 Ecco Griffo primiero.
 Sentir vogl’io se quel che penso è vero.
 Griffo
 
495   Bel negozio che si è fatto!
 Bella cosa! Bel contratto!
 Cavalier senza contante
 far l’amante non potrà.
 
 Orazio
 
    Mi perdoni, vado via, (Verso la scena)
500io non do la mercanzia
 a chi soldi non mi dà.
 
 Prospero
 
    Sono un povero mercante
 che ha bisogno di contante (Come sopra)
 e credenza non si fa.
 
 Lesbina
 
505   Quel spiantato, quel sguaiato
 sempre vuol venir da me.
 Chi mi paga il cioccolato?
 Chi mi paga il mio caffè?
 
 Giacinta
 
    Poverini, sfortunati
510voi ci siete capitati.
 Io pagata sono stata
 ma denari più non ha.
 
 Griffo
 
    Compatite, miei signori,
 dell’incommodo vi ho dato,
515sono stato anch’io burlato,
 nol sapevo in verità.
 
 Orazio, Prospero a due
 
    Quel spiantato se ne vada,
 noi torniam per quella strada
 per cui siam venuti qua.
 
 Giacinta
 
520   Cos’avete voi portato? (Ad Orazio)
 
 Lesbina
 
 Cos’avete voi recato? (A Prospero)
 
 Giacinta
 
 Vuo’ vedere.
 
 Lesbina
 
                          Vuo’ sapere.
 
 Griffo
 
 Soddisfarle si dovrà.
 
 Orazio
 
    Questa stoffa di Parigi.
 
 Prospero
 
525Questa mostra d’Inghilterra.
 
 Lesbina, Giacinta a due
 
 Bella, bella in verità. (Prendono esse le cose sudette)
 
 Giacinta
 
    Avete altro?
 
 Orazio
 
 Questi galloni.
 
 Lesbina
 
 Qualch’altra cosa? (A Prospero)
 
 Prospero
 
530Questi bottoni.
 
 Giacinta, Lesbina a due
 
    Vuo’ vedere, date qua.
 
 Griffo
 
 Soddisfarle si dovrà.
 
 Lesbina, Giacinta a due
 
 Belli, belli, in verità.
 
 Giacinta
 
    Questa stoffetta la voglio per me.
 
 Lesbina
 
535Quest’orologio lo voglio per me.
 
 Orazio
 
    Servitevi pure.
 
 Prospero
 
 Rendetelo a me.
 
 Giacinta
 
 Vuo’ questi galloni.
 
 Lesbina
 
 Vuo’ questi bottoni.
 
 Orazio
 
540Per me ve li do.
 
 Prospero
 
 Io dico di no.
 
 Lesbina, Giacinta a due
 
 Li tengo per me.
 
 Griffo
 
 Va ben per mia fé.
 
 Prospero
 
    Rendetemi la mostra,
545rendetemi i bottoni.
 
 tutti quattro
 
    Con donne, perdoni,
 così non si fa.
 
 Prospero
 
    Io dico di no.
 
 tutti quattro
 
 Io dico di sì,
550va bene così.
 
 Prospero
 
    Oh povero me.
 
 tutti quattro
 
 Signor, che cos’è.
 
 Prospero
 
 Son tutto sudato.
 
 tutti quattro
 
 Rimedio non c’è.
 
555   E viva il signor Prospero
 che generoso è stato,
 la bella ha regalato
 e non vi pensa più.
 
 Prospero
 
 Oimè non posso più.
 
 Fine del primo atto