Filosofia ed amore, Venezia, Fenzo, 1760

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 XANTO, poi MENALIPPE ed ESOPO in disparte
 
 Xanto
 Ahi che fiero cimento!
 Già cominciar mi sento
 i palpiti del cuore.
1445Ma no, voglio mostrare il mio valore.
 Menalippe
 (Povera Menalippe!
 Barbaro crudo fato!
 Leonzio è maritato,
 Xanto da sé mi scaccia,
1450non so quello ch’io pensi o quel ch’io faccia).
 Xanto
 (Oimè, che s’io la guardo
 bella mi sembra ancora
 e mi sdegna in un tempo e m’innamora).
 Menalippe
 (Non veggo altro rimedio
1455che tentar nuovamente il cor di Xanto.
 Userò per placarlo arte e natura
 ma di vincerlo poi chi m’assicura?)
 Xanto
 (Discacciarla vorrei ma se le parlo,
 se mesta mi risponde,
1460si perde e si confonde
 l’aflitto cor di quelle luci al raggio).
 Esopo
 (Via coraggio padrone). (A Xanto non veduto da Menalippe)
 Xanto
                                               (Sì coraggio).
 
    Sposa infida, sposa ingrata
 ho scoperto il vostro cor.
1465Da me siete licenziata
 e fia giusto il mio rigor.
 
 Menalippe
 
    Poverina! Sfortunata!
 Mi ha tradita un mentitor.
 Son da tutti assassinata,
1470non resisto al mio dolor.
 
 Xanto
 
    Vostro danno, il meritate.
 
 Menalippe
 
 Caro sposo.
 
 Xanto
 
                        Eh m’ingannate.
 
 Menalippe
 
 Questo pianto rimirate
 che sugli occhi vien dal cor.
 
 Xanto
 
1475   (Ahi quel pianto mi tormenta,
 par ch’io senta un batticor). (Esopo di lontano incoragisce Xanto)
 
 Menalippe
 
    Deh movetevi a pietà.
 
 a due
 
 (All’incanto di un bel pianto
 chi resistere potrà). (Ognun da sé)
 
 Menalippe
 
1480   Non son più quella
 sposina bella
 del mio carino
 dolce sposino
 che mi diceva:
1485«Con quegli occhietti
 così furbetti
 tu m’hai ferito
 nel seno il cor».
 
 Xanto
 
    (Ah per resistere
1490non ho valor).
 
 Menalippe
 
    Caro tesoro,
 sento ch’io moro,
 se mi lasciate,
 se mi scacciate
1495dolente e misera
 io morirò.
 
 Xanto
 
    (Ahi che resistere
 più non si può).
 
    Siete pentita?
 
 Menalippe
 
1500Sì, mio tesoro
 sento ch’io moro
 per l’allegrezza.
 
 Xanto
 
 (Tanta dolcezza
 perder non so).
 
 Menalippe
 
1505   (L’ho guadagnato). (Esopo rimprovera Xanto in disparte)
 
 Xanto
 
 (Sono imbrogliato).
 
 Menalippe
 
 Fatta è la pace?
 
 Xanto
 
 Siete mendace.
 
 Menalippe
 
 Siete volubile
1510peggio di me.
 
 Xanto
 
    Se son volubile
 vi è il suo perché.
 
 Menalippe
 
    Ah purtroppo indegna sono
 della grazia, del perdono
1515ma la man vi vuo’ bacciar.
 
 Xanto
 
    La mia mano?... (Esopo li fa cenno di no) No, non voglio.
 
 Menalippe
 
 Parto dunque...
 
 Xanto
 
                               Aspetta un poco.
 (Ahi nel sen mi sento un foco.
 Ho paura di crepar).
 
 Menalippe
 
1520   Caro sposo io partirò
 e mai più non vi vedrò.
 
 Xanto
 
    No, mia cara non partir,
 che mi dai troppo martir.
 
 Menalippe
 
    Sarò vostra?
 
 Xanto
 
                             Sarai mia. (Esopo lo rimprovera)
1525(Non val più filosofia,
 se comanda il dio d’amor). (Verso Esopo)
 
 Menalippe
 
    (Ai filosofi prevale
 d’una femmina il valor). (Da sé)
 
 a due
 
    Nel mio core sento amore
1530che mi dice: «Sei felice»,
 quel ch’è stato, stato sia,
 dolce, cara gioia mia
 tu m’hai fatto giubilar. (Partono)