Filosofia ed amore, Venezia, Fenzo, 1760

Vignetta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Camera in casa di Xanto.
 
 CLORIDEA, LEONZIO e MERLINA
 
 Merlina
1225Sì signore, lo dico e lo mantengo.
 Cloridea poverina
 d’Atene è cittadina. Il padre è morto
 e la sua mamma in povertà venuta
 per non farle le spese l’ha venduta.
 Leonzio
1230Da Cloridea medesima
 tutto ciò mi fu detto e poi si vede
 ch’ella è gentil ma il suo padron nol crede.
 Cloridea
 Xanto non è che opponga
 alla mia libertà ma Menalippe
1235per gelosia tiranna,
 o pur per avarizia,
 fa che Xanto commetta un’ingiustizia.
 Leonzio
 Ma io pronto ho esibito
 l’opportuno danar per liberarvi
1240e il riscatto il padron non può negarvi.
 Merlina
 Al padrone io medesma ho palesato
 di Cloridea lo stato; Esopo ancora
 l’ha detto alla signora ed ho sentito
 che Xanto a Cloridea vuol dar marito.
 Leonzio
1245Dunque per quel ch’io sento
 sarà mia Cloridea.
 Merlina
                                     No padron mio.
 Leonzio
 Chi la può contrastar?
 Merlina
                                           La voglio io.
 Cloridea
 Sì Merlina diletta,
 sarò tua, non temer, Leonzio, è vero,
1250sposo mio diverrà; ma nel mio petto
 sempre avrà l’amor tuo la preferenza. (A Merlina)
 (Compatire convien la sua innocenza). (A Leonzio)
 Leonzio
 Anzi mi sarà caro
 che tu segua ad amarla. (A Merlina)
 Merlina
                                               Se è così
1255siatele pur marito e se volete
 ch’io sia contenta delle gioie sue,
 maritar ci potete tutte due.
 Cloridea
 No, cara, non conviene,
 se il bene ch’io godrò goder ti preme
1260trova uno sposo e viveremo insieme.
 Merlina
 Sì sì, lo troverò, Rapa mi ha detto
 che era di me bramoso.
 Se me lo torna a dire, oggi lo sposo.