Filosofia ed amore, Venezia, Fenzo, 1760

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 LEONZIO, CLORIDEA, MENALIPPE e detti
 
 Leonzio
                                 Cos’è accaduto?
 Cloridea
 Oimè, che cosa è stato?
 Menalippe
1025Povero Xanto mio. (Fosse crepato).
 Esopo
 Lo prese un accidente.
 Menalippe
 Via, via, non sarà niente.
 Xanto
 Ahi, che morir mi sento.
 Menalippe
 (Consigliatel ch’ei faccia testamento). (Ad Esopo)
 Esopo
1030(Sì dite ben signora). (A Menalippe)
 La vostra cara sposa
 per voi tanto amorosa,
 pria che Caronte veggavi passare
 il testamento vi consiglia fare.
 Xanto
1035Grazie alla sua bontà.
 Menalippe
                                          Per me non parlo.
 Son tanto appassionata,
 son tanto addolorata
 che mi par di sentirmi a venir male.
 (Spero d’esser l’erede universale).
 Esopo
1040Signor, pria di morire,
 perché sia consolata,
 fatte che Menalippe sia sposata.
 Menalippe
 Con chi?
 Esopo
                    Sposar potrebbe
 Leonzio lo scolaro.
 Menalippe
1045Oh non lo farò mai. (L’avrei pur caro).
 Xanto
 Se Menalippe il brama
 forse l’accorderò.
 Menalippe
                                  Come potrei
 cambiar quel grand’affetto
 che per voi nutro in petto? Ahi m’addolora
1050un sì tristo pensier. (Non vedo l’ora).
 Cloridea
 Leonzio, perdonate,
 esser dee sposo mio.
 Menalippe
                                        Voi non c’entrate. (A Cloridea)
 Leonzio
 A Cloridea, il sapete,
 ho promessa la fede.
 Menalippe
                                        E voi tacete.
 Xanto
1055Dunque, per quel ch’io sento,
 Menalippe contenta
 di Leonzio mi sembra.
 Menalippe
                                            Uh cosa dite?
 Pericolo non c’è.
 (Se lo posso sposar, felice me!)
 Esopo
1060Caro signor padrone,
 sposar non lo potrebbe
 senza un poco di dote. Via testate
 e una dote discreta a lei lasciate.
 Xanto
 Ma io...
 Esopo
                 (Finger dovete). (Piano a Xanto)
 Xanto
1065Via, sì sì lo farò.
 Sposi pure chi vol, la doterò.
 Menalippe
 Oh povero il mio sposo,
 mi fa pianger davver per tenerezza.
 (Rido dentro al cor mio per l’allegrezza).
 Leonzio
1070Lo dico e lo protesto,
 altre nozze detesto...
 Menalippe
                                        Eh via insolente,
 d’un povero ammalato
 abbiate carità.
 Non parlate con tanta inciviltà.
 Leonzio
1075Amo il maestro anch’io
 ma voglio a modo mio dispor del core
 e la schiava sposar, quand’egli more. (Parte)
 Cloridea
 (Mi consola quel labbro).
 Menalippe
                                                Io mi lusingo
 che Xanto viverà, mandate presto
1080un medico a cercar che lo guarrisca.
 (Spero far che Leonzio si pentisca).
 
    Presto, trovate un medico
 che il venga a medicar.
 Ah vi vorrebbe un recipe
1085(che lo facesse andar). (Da sé)
 Il polso, poverino,
 batte così e così. (Tastando il polso)
 Oh povero sposino!
 Tutto il suo mal sta qui. (Gli tocca la fronte)
 
1090   Il dottore che sia lesto
 a ordinare presto presto
 il salasso e le coppette,
 vesciccanti e le sanguette,
 il mercurio e l’antimonio
1095e un purgante da demonio
 che lo possa liberar.
 Lo sposino poverino
 lo vogliamo risanar. (Parte)