La vendemmia, Roma, Mainardi, 1760

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA ULTIMA
 
 CECCHINA, ROSINA e detto, poi FABRIZIO con due villani vestiti da signori, indi BERTO e GEPPINO
 
 Cecchina
 Che fa signor padrone?
 Rosina
 Che fa così soletto?
 Ippolito
 Stavo pensando a voi. (A Cecchina)
 Cecchina
                                           Maliziosetto.
 Ippolito
495Rosina andate un poco
 a far qualche faccenda.
 Rosina
                                            Poverina!
 Così mi discacciate!
 Ippolito
 Ho da parlar con la Cecchina; andate.
 Cecchina
 Da ridere mi viene.
 Rosina
500Io vi vuo’ tanto bene
 e voi siete sì crudo?
 Ippolito
                                       Andate via.
 Cecchina non abbiate gelosia.
 Cecchina
 No no, non vi è pericolo.
 Rosina
                                               Pazienza!
 Non merito; lo so
505povera disgraziata! Morirò. (Mostra di piangere)
 Ippolito
 Mi muove a compassione.
 Cecchina
 Bravo signor padrone,
 vi conosco, lo vedo,
 mi volete tradir; più non vi credo.
 Ippolito
510No no... Sono imbrogliato.
 Cecchina
 Ah padron traditor!
 Rosina
                                       Padrone ingrato.
 Ippolito
 Care non so che far; veder non soffro
 a sospirar nessuna,
 posso darvi il mio cor metà per una.
 
 A quattro
 
 Cecchina
 
515   Il cor del mio padrone
 lo vuo’ tutto per me.
 
 Rosina
 
    Il caro mio padrone
 lo serberà per me.
 
 Cecchina, Rosina a due
 
    Per sposo mio vi voglio.
 
 Ippolito
 
520Oh quest’è un brutt’imbroglio,
 dividermi non so.
 
 Cecchina
 
    Da me cosa vorreste?
 
 Rosina
 
 Che cosa pensareste?
 
 Ippolito
 
 Di stare in allegria
525per sino che si può.
 
 Cecchina
 
    Oh questo poi no... (Tira a sé Ippolito)
 
 Rosina
 
 Lo voglio per me... (Come sopra)
 
 Cecchina
 
 Passate di qua...
 
 Rosina
 
 Voltatevi a me...
 
 Cecchina
 
530Venite...
 
 Rosina
 
                   Sentite...
 
 Ippolito
 
 Fermatevi ohimè.
 
    Con questo grand’amore
 voi mi stroppiate affé.
 
 Cecchina, Rosina, Ippolito a tre
 
    Ohimè! Che nel mio core
535speranza più non v’è.
 
 Fabrizio
 
    Signor marchese,
 signor barone (Esce con due villani vestiti con caricatura che non parlano ma secondono i gesti)
 venga, s’accomodi,
 venga, è padrone,
540dalle ragazze
 vengano pur.
 
 Ippolito
 
    Chi son questi signori?
 
 Fabrizio
 
 Questi è il marchese Asdrubale,
 questi è il baron del Pifaro.
 
 Ippolito
 
545Che vogliono da me?
 
 Fabrizio
 
    Veduto han la Cecchina,
 veduto han la Rosina
 e la vorrian per sé.
 
 Ippolito
 
    Con lor buona licenza
550coteste son per me.
 
 Fabrizio
 
    Cecchina cosa dice?
 Rosina che vuol far?
 
 Cecchina
 
    Signor marchese
 serva umilissima. (S’inchina)
 
 Rosina
 
555Signor barone
 obligatissima. (S’inchina)
 
 Cecchina, Rosina a due
 
 Son di buon cuore,
 sì bell’onore
 non so prezzar.
 
 Fabrizio
 
560   Coi vostri amanti andate,
 andatevi a sposar.
 
 Ippolito
 
    Ingrate! Mi lasciate?
 
 Cecchina, Rosina a due
 
 Ci andiamo a maritar. (Partono coi finti cavalieri)
 
 Ippolito
 
    Io sono assassinato.
 
 Fabrizio
 
565L’amico è ben burlato.
 
 Ippolito
 
 Scroccone impertinente.
 
 Fabrizio
 
 Voi foste l’insolente.
 
 Ippolito, Fabrizio a due
 
 Ma avrete a far con me.
 
 Cecchina, Rosina a due
 
    Signor bene obligate,
570noi siamo maritate,
 lo sposo eccolo qua. (Cecchina conduce per mano Berto e Rosina Geppino accompagnate da villani e villanelle)
 
 Ippolito, Fabrizio a due
 
    Che novità è mai questa!
 La cosa come va?
 
 Cecchina
 
    Questi è il marchese Asdrubale. (Accennando Berto)
 
 Rosina
 
575Questi è il baron del Pifaro. (Accennando Geppino)
 
 Cecchina, Rosina a due
 
 E chi volea burlarci
 burlato resterà.
 
 Ippolito, Fabrizio a due
 
 Ci ho gusto in verità.
 
 Ippolito
 
    Voi foste corbellato.
 
 Fabrizio
 
580Voi siete canzonato.
 
 a quattro
 
 Da ridere mi fa.
 
 Ippolito
 
    S’è fatta fatta sia.
 Non vuo’ malinconia.
 
 Fabrizio
 
 Io non mi prendo pena,
585andiamo presto a cena,
 contento ognun sarà.
 
 tutti
 
    Di già nelle vignate
 le burle sono usate
 e in allegria si sta.
 
590   Le nozze in allegria
 faremo in compagnia
 con pace e sanità.
 
 Fine