La vendemmia, Roma, Mainardi, 1760

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VI
 
 ROSINA, poi IPPOLITO
 
 Rosina
 Oh vedete che aria.
 Ippolito
 Rosina cosa avete?
 Rosina
                                     Niente niente.
 Ippolito
150Siete meco sdegnata?
 Rosina
 Sono mortificata.
 Ippolito
 Perché?
 Rosina
                  Perché Cecchina...
 Basta, non vuo’ parlare...
 Ippolito
 Cosa potete dir?
 Rosina
                                 Quella fraschetta
155vi fa la graziosetta e so di certo
 che fa all’amor secretamente a Berto.
 Ippolito
 Oh questo non lo credo.
 Rosina
 Non lo credete? Or ben presto vedrete
 che tutt’oro non è quel che riluce.
 Ippolito
160Lo credo sì; ma dite,
 voi non fate all’amor Rosina mia?
 Rosina
 Non mi passa nemmen per fantasia.
 Ippolito
 Ma un tantin d’amicizia...
 Rosina
 Ih che dite signor, non ho malizia.
 
165   Son fanciulla tenerella,
 semplicetta, innocentina
 e malizia in me non v’è.
 
    Ma un certo non so che
 mi pizzica, mi stuzzica
170e fa balzarmi il cor.
 
    Toccate, sentite
 che salti che fa.
 Ah caro, che gusto,
 che gioia mi dà. (Parte)
 
 Ippolito
175Oh quanto mai gustose
 son queste villanelle,
 costei non mi dispiace ma Cecchina
 veramente è carina e per lei sento
 che amor mi fa provar qualche tormento. (Parte)