La vendemmia, Roma, Mainardi, 1760

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA III
 
 IPPOLITO e CECCHINA
 
 Ippolito
 Ho fatto un buon negozio
65a condurmi costui, se stiamo troppo
 egli mi mangia vivo.
 Cecchina
 Serva signor padrone.
 Ippolito
                                           Addio Cecchina,
 che vuol dir poverina,
 siete assai fatigata!
 Cecchina
                                      Ho lavorato,
70finora ho vendemmiato,
 or venni in questo loco
 col mio padrone a divertirmi un poco.
 Ippolito
 Brava brava davver; così mi piace.
 Cecchina
 Ma voi con vostra pace
75non mi volete ben.
 Ippolito
                                     Per qual ragione?
 Cecchina
 Perché gl’anni passati
 m’avete regalato.
 E in quest’anno...
 Ippolito
                                   Il regalo è preparato.
 Cecchina
 Davver?
 Ippolito
                   Sì gioia mia
80eccovi un rigaletto,
 eccovi di ricamo un fazzoletto.
 Cecchina
 Oh bello! Oh quanta invidia
 Rosina proverà!
 Ippolito
                                Non gliel mostrate.
 Cecchina
 Non glielo mostrerò, non dubitate.