Il conte Chicchera, Milano, Montano, 1759

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Camera in casa di donna Lucrezia.
 
 LUCREZIA ed IPPOLITO
 
 Ippolito
950È ver, da voi non merito
 né pietade né amor. So che ho mancato
 e so che giustamente,
 or che torno da voi mesto e pentito,
 con estremo rigor sarò punito.
 Lucrezia
955Lo so perché temete. Alfin vedeste
 quale stima di voi facea Lindora.
 Lo sdegno mio non è contento ancora.
 Ippolito
 Quando si placherà?
 Lucrezia
                                        Può darsi mai.
 Ippolito
 Deh! Quei vezzosi rai
960volgete a me pietosi.
 Lucrezia
                                        Anima ingrata!
 Ippolito
 Mi promettete amor?
 Lucrezia
                                          No; son sdegnata.