Il conte Chicchera, Milano, Montano, 1759

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 Il CONTE solo
 
 Conte
 Dormo? Veglio? Son vivo? O pur son morto?
780Povero me! Dal porto
 sono balzato in mar. L’onda m’affoga,
 resistere non posso;
 e la terra mi scaglia un monte adosso.
 Ma che dico! Vaneggio?
785Madama dove andò? Più non la veggio.
 Fabrizio maledetto
 fermati, non partir; voglio ammazzarti,
 ti vuo’ cavare il core...
 Ah, mi sento stillar tutto in sudore.
790Conte, conte, impazzisci;
 ritorna in te; rifletti
 che d’oggidì l’usanza
 in donna corteggiata è l’incostanza.
 
    Donne, donne, siete nate
795sol per farci delirar.
 Amorose vi mostrate
 e sapete lusingar.
 
    Ma poi quando a tu per tu
 siete lì... per dir di sì,
800si rigetta in tutta fretta
 l’accettata servitù;
 e per gloria decantate
 e l’amare e il disamar.
 
    Donne, donne, siete nate
805sol per farci delirar.