Il conte Chicchera, Milano, Montano, 1759

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA V
 
 Donna LUCREZIA, poi il CONTE
 
 Lucrezia
 Mi stupisco che il conte
 tenga seco costui; non credo niente
655delle sue scioccherie. S’ei da me viene,
 se inclina ad onorarmi,
 di madama ho la via di vendicarmi.
 Conte
 Madam, vostre valet.
 Lucrezia
                                         Serva obbligata.
 Conte
 D’avervi incomodata
660je vous domand pardon.
 Lucrezia
                                               Mi fate onore.
 Conte
 Je suis vostre truiss hombre servitore.
 Parlate voi françé?
 Lucrezia
                                     Poco ne so.
 Conte
 Io ve l’insegnerò.
 Lucrezia
                                  (Poco mi preme).
 Conte
 Toujour françé noi parleremo insieme.
 Lucrezia
665Perdonate, signore,
 avete un certo odore
 che mi fa venir male.
 Conte
                                          Eh, ce rien rien.
 Sarà la mia parrucca immantecata
 di pomata odorata.
670Françé, françé, madame.
 Je des eaux de senteur,
 volé vous sans pareille?
 Lucrezia
                                             Oibò, non posso (Tira fuori il conte varie boccette, vasetti)
 questi odori soffrire.
 Conte
 Eaus de lavanda?
 Lucrezia
                                   Veggio.
 Conte
                                                   Volé vous
675l’assaffetida?
 Lucrezia
                           Questo
 è il rimedio miglior contro gli odori.
 Conte
 Delle donne sedar suole i vapori.
 Lucrezia
 Siete ben proveduto.
 Conte
                                         Uì madam,
 vous me vedré toujour
680alla dernier façon.
 Ah! Voilà man parruque
 faite alla cabriolete.
 Reguardé man parure. I manichetti
 fatti à la toibagé.
685Volé vous du tabacc? Râpé d’Olande, (Mostra varie tabacchiere)
 bon râpé de Paris. Voilà Siviglia.
 Fi fi, mi son sporcato. (Si pulisce le dita con vari fazzoletti)
 Lucrezia
 (È troppo caricato.
 Pure per distaccarlo
690da madama Lindora, io vuo’ trattarlo).
 Conte
 Madame... (Teneramente)
 Lucrezia
                        Avete sempre
 fra le labbra madama. Il vostro core
 per madama Lindora arde d’amore.
 Conte
 Pardon. Mi son scordato
695d’una donna coquette,
 a lei non penso più.
 Madame, si vous plaît, je suis pour vous.
 Lucrezia
 Ah, se degna foss’io di tanto onore...
 Conte
 Vi giuro affetto e vi consacro il core.