Il conte Chicchera, Milano, Montano, 1759

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XIV
 
 FABRIZIO e la suddetta
 
 Fabrizio
420Vi domando perdono
 se ritornato a incomodarvi io sono.
 Madama
 Anzi mi fate grazia.
 Ma se così repente
 siete a me ritornato,
425qualche forte ragion vi avrà guidato.
 Fabrizio
 Ah, sì; per dire il vero,
 m’ha trascinato il core
 e mi ha fatto la scorta il dio d’amore.
 Madama
 E con quale speranza
430siete venuto qui?
 Fabrizio
                                   Con quell’istessa
 con cui sono testé da voi partito.
 Madama
 Che vuol dire?
 Fabrizio
                              Sperando esser gradito.
 Madama
 Avete un fondamento
 per sperarlo davver?
 Fabrizio
                                         Sì, mi lusingo
435in quel bel volto ed in quel core umano.
 Madama
 Qualche volta, signor, si spera invano.
 Fabrizio
 (Principiamo assai mal).
 Madama
                                                (Dubbioso, incerto,
 finché mi pare a me lo vuo’ tenere).