Il conte Chicchera, Milano, Montano, 1759

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XIII
 
 CAVALLINA e detta
 
 Cavallina
 Oh signora padrona, in avvenire
 vuo’ che mi rispettiate.
 Madama
405Per qual ragion?
 Cavallina
                                 Sappiate
 che il signor conte Chiccara garbato
 è delle mie bellezze innamorato.
 Madama
 Davver?
 Cavallina
                   Ve lo protesto;
 ho riso più d’un poco
410e di lui, come va, mi presi gioco.
 Madama
 Ho piacer di saperlo. Quando viene,
 mi voglio divertir. Ma tu in avanti
 principia a disprezzarlo
 ed uniamoci insieme a disperarlo.
 Cavallina
415Sì sì, già non ci penso
 e per svelarvi il cuore
 amo più del padrone il servitore.
 Madama
 Guarda chi è. (Accenna l’anticamera)
 Cavallina
                             Sì signora. (Parte)
 Madama
 Che ritorni da me non vedo l’ora.