Li uccellatori, Venezia, Fenzo, 1759

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 Boschetto delicioso.
 
 CECCO colla civetta e i vimini vischiati e le gabbie e poi PIEROTTO e TONIOLO
 
 Cecco
 Questa mane davver son sfortunato;
 in tre lochi ho provato
 colla civetta mia brava e valente
175e pure ancora non ho preso niente,
 temo che Roccolina
 non mi voglia più bene e che per questo,
 non sperando da lei finezza alcuna,
 mi abbandoni l’amore e la fortuna.
180Questo ameno boschetto
 esser solea degl’uccelletti il loco.
 Voglio provare un poco.
 Vo’ piantar la civetta,
 i vimini dispor vo’ qui d’intorno,
185pria che si avanzi e si riscaldi il giorno. (Va distribuendo ed attaccando le bacchettine vischiate ai rami degl’alberi della scena e vicino pianta il bastone colla civetta. La fa gioccare e si senton gl’uccelletti cantare e si vedono volare d’intorno)
 
    Gli augelletti che volan d’intorno
 buona preda mi fanno sperar.
 Quei fringuelli dovriano cantar,
 li vedo volar,
190li sento cantar,
 se s’invischian li voglio pigliar. (Vengono Pierotto e Toniolo)
 
    Zitto zitto, non parlate,
 non mi fate gl’augelli scapar.
 
    Eccone uno. (Si veggono gl’augelli invischiati)
195Eccone un altro.
 Io son scaltro, so bene uccellar. (Finita l’aria prende la civetta e i vimini e gl’uccelletti e porta via tutto)