Buovo d’Antona, Venezia, Fenzo, 1759

Vignetta Frontespizio
 SCENA XI
 
 MACCABRUNO e DRUSIANA
 
 Drusiana
295Deh, lasciatemi in pace,
 di caminar son stanca.
 Maccabruno
                                            E perché scendere
 dal cavallo sì tosto?
 Drusiana
                                      Io non potea
 reggerlo più.
 Maccabruno
                           Dai cacciator le fere
 s’inseguiscono ancora e noi perdiamo
300il diletto maggior; via cara, andiamo.
 Drusiana
 In qualche ombroso loco
 bramo sedere un poco.
 Maccabruno
 Andrem, se ciò vi agrada,
 poco lungi a seder, fin che si veda
305dai cacciatori a riportar la preda.
 Drusiana
 Quanto più volontieri
 cambierei della caccia
 il piacer periglioso
 nel bel piacer di possedere un sposo.
 Maccabruno
310Sta a voi cara Drusiana,
 a voi sta il conseguirlo. Io pronto sono
 a compiacervi ognora.
 Drusiana
 Lo bramo, è ver, ma non è tempo ancora.
 Maccabruno
 Mi prometteste pure
315che se dentro a tre anni
 Buovo d’Antona ritornar non s’ode,
 cara, sarete mia;
 il tempo è omai finito
 e non volete ancor prender marito?
 Drusiana
320Se ho aspettato finora,
 voglio l’opra compir.
 Maccabruno
                                        Ditemi almeno
 se il ritorno bramate
 del mio rival o se al mio amor rivolta
 bramereste da lui rimaner sciolta.
 Drusiana
325Non so che dir, mi sento
 un interno contrasto
 ch’io non conosco e a superar non basto.
 
    Agitata in cor mi sento
 dalla speme e dal tormento.
330Quel ch’io temo, quel ch’io spero
 non arrivo a penetrar.
 
    So che il cielo il cuor mi vede;
 so che nota è la mia fede
 e dei numi il giusto impero
335son costretta a venerar. (Parte)